Alla fine dunque la scelta del Genoa per sostituire Shevchenko è ricaduta su Alexander Blessin, nome poco conosciuto alle nostre latitudini.

Chi è allora in nuovo trainer del Grifone? Classe 1973, Blessin vanta un non eccelso passato da calciatore (era un centravanti). Una volta chiusa la carriera sul campo, il 48enne tedesco inizia l’avventura da allenatore nel settore giovanile della Red Bull, chiamato da Ralf Rangnick.
Blessin lavora a Lipsia fra il 2012 ed il 2020, con incarichi che vanno dall’U-17 all’U-19. Nel 2020 arriva la chiamata dal Belgio: Blessin diventa allenatore dell’Ostenda, club che fa parte del Pacific Media Group, società che ha costruito un network di club calcistici di proprietà.
Il primo anno è molto buono, con la squadra che chiude la Jupiter League 2020/21 al 5° posto. Quest’anno invece la compagine delle Fiandre occidentali, al momento della partenza del tecnico, si trova al terzultimo posto in classifica (23 punti in 21 partite), complici anche le partenze estive (fra le quali quella di Arthur Theate verso Bologna e dell’attaccante zambiano Fashion Sakala ai Rangers di Glasgow) che ne hanno indebolito la rosa.
Dal punto di vista tattico il nuovo allenatore rossoblù si è quindi formato nel sistema Red Bull, seguendo i principi implementati da Rangnick e fatti di pressing, gegenpressing, verticalizzazioni immediate.
All’Ostenda Blessin ha giocato quasi sempre con il 3-5-2 come sistema base (anche se quest’anno ha utilizzato anche la difesa a quattro), con i centrali difensivi a costruire da dietro e con quinti che assumevano un’altezza diversa anche in funzione del tipo di pressione esercitata dagli avversari.

L’idea è quella di superare la prima linea di pressione con determinate per risalire poi il campo. Una impostazione comunque non rigida, tanto è vero che il portiere dell’Ostenda in questa stagione è spesso ricorso al lancio diretto, con la squadra che andava ad attaccare le seconde palle.
Nella metà offensiva la squadra di Blessin tendeva ad operare una serie di rotazioni per liberare linee di passaggio al portatore di palla.
Dal punto di vista difensivo, proprio per la sua formazione con la Red Bull (comune ad allenatori come Marco Rose, Jesse Marsch e Julian Nagelsmann), non deve soprendere l’intensità di pressing portata dalla squadra di Blessin. L’indice PPDA dell’Ostenda (8.38) è il quarto più basso nel campionato belga.
L’Ostenda cerca di pressare con più line che si supportano a vicenda (a ondate). L’indice PPDA, unito al dato del field tilt (52.03) fanno della compagine di Blessin una delle più aggressive della Jupiter League.
Nella seguente clip, montata con con VideoMatch di Sics e tratta dalla sfida fra Ostenda e Genk, vediamo la squadra di Blessin difendere con il baricentro in avanti senza farsi attrarre dal portiere in possesso.
In questo secondo contributo, proveniente dalla medesima partita, i belgi evidenziano quel tipo di pressing orientato sulla palla che è classico delle squadre di Rangnick.
Anche alcuni trigger, come quello di essere più aggressivi con palla esterna (per sfruttare l’aiuto della linea laterale) sono marca Red Bull.
Lo scopo di questo approccio proattivo in non possesso è quello di riguadagnare palla il più rapidamente possibile per andare poi ad aggredire la profondità o di costringere gli avversari a giocare una palla lunga.
La scelta del nuovo tecnico segna anche ufficialmente l’inizio della gestione di Johannes Spors, il nuovo direttore sportivo voluto da 777 Partners per risollevare le sorti del Grifone. Il Genoa lo ha preferito ad altre scelte più conservative (Maran, Ballardini, Nicola), pagando 1.5 mln all’Ostenda per liberarlo.

Uno schema che ricalca quanto già fatto dal Pacific Media Group con il Barnsley, club dal quale proprio la Red Bull ha prelevato (pagandolo) Gerhard Struber, attuale tecnico dei New York RB.
Sarà come sempre il campo a giudicare la scelta del club rossoblù: di certo Blessin porta una ventata di novità nel molto tradizionale calcio italiano, a partire da quel tipo di gioco che poteva arrivare un paio d’anni fa se il Milan avesse scelto Rangnick invece di proseguire con Pioli.
Per questo motivo è probabile che ci saranno reazioni conservative da buona parte dei media mainstream nostrani, soprattutto alle prime difficoltà