Seguendo la strada tracciata dal general manager Johannes Spors, il Genoa sta operando la (tradizionale) rivoluzione di gennaio. Obiettivi quelli di sfoltire la rosa, abbassare l’età media della squadra e, soprattutto, dotare il nuovo tecnico Alexander Blessin di materiale umano in grado di centrare la salvezza.
Ad oggi sono arrivati in rossoblù i giovani Calafiori e Frendrup, il terzino svizzero Silvan Hefti, il difensore norvegese Østigård e il trio di elementi offensivi formato da Yeboah, Piccoli e Nadiem Amiri.
Proprio quest’ultimo rappresenta, sulla carta, l’acquisizione più importante del mercato di riparazione del Genoa.

Nato a Ludwigshafen da genitori emigrati dall’Afghanistan a causa della guerra con l’URSS, Amiri è entrato nel settore giovanile dell’Hoffenheim a 15 anni. Qui ha lavorato con Nagelsmann, guidando l’Under 19 alla conquista del titolo nazionale 2013-14. Arrivato in prima squadra, Amiri ha poi lasciato il TSG poco dopo lo stesso Nagelsmann, per arrivare a Leverkusen nel 2019.
Chiuso quest’anno dal wunderkind Florian Wirtz al Bayer, Amiri ha la possibilità di vivere una seconda parte di stagione da protagonista a Genova. Al Bayer infatti, con la gestione di Gerardo Seoane, gli spazi per il giocatore di origine afghana si sono chiusi.
L’ex allenatore dello Young Boys ha costruito una squadra che cerca rapidamente i quattro riferimenti avanzati, per andare subito in verticale ad attaccare la linea avversaria. In questo contesto, come detto, è venuta fuori la stella Wirtz.
Il nazionale U21 ha infatti iniziato benissimo la stagione 2021-22 della Bundesliga (5 gol e 9 assist in 18 partite) continuando poi a giocare un ruolo vitale nel modello di gioco di Seoane. Il che ha contribuito a mandare Amiri in panchina, relegandolo ad un ruolo di comparsa nella prima metà del campionato, tanto è vero che Nadim è stato titolare appena tre volte su 13 presenze complessive accumulate in Bundesliga, per una media di circa 28 minuti a partita.
Da qui le premesse per il trasferimento a Genova. Dal punto di vista tattico, nel 4-2-3-1 di Blessin il 25enne tedesco potrà occupare le posizioni di trequartista o di esterno offensivo. Le qualità tecniche sono notevoli, come dimostra il dato relativo ai passaggi completati (84%).

Con palla al piede, Amiri cerca sempre la progressione in avanti ed in questo potrà aiutare la risalita di una squadra che Blessin sta cercando di far diventare iper-verticale.
Nelle due clip montate con VideoMatch di Sics vediamo due esempi recenti della verticalità del neoacquisto del Genoa. Nella prima, tratta dalla sfida di Europa League contro il Celtic, il nuovo no.8 rossoblù supera in tunnel l’avversario permettendo alla sua squadra un immediato attacco alla profondità.
Nella seconda vediamo invece una situazione di gioco tratta dalla partita di Bundesliga con il Bochum, con Amiri che attacca la linea difensiva avversaria.
Statisticamente, nonostante le poche presenze, Amiri resta fra i migliori giocatori del Leverkusen per precisione nei passaggi (85.2%), tiri (1.99 p/90) e recuperi (7.48 p/90) nei dati soccerment.
Sulla carta quindi il Genoa si è assicurato un elemento dotato tecnicamente, in grado di muoversi fra le linee così come di attaccare l’ultima linea fornendo così una presenza importante nell’ultimo terzo di campo.
Per il 25enne tedesco si apre una nuova opportunità, grazie al prestito (con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni)che gli ha consentito di arrivare a Genova. Per il Grifone invece si tratta di un arrivo di qualità (che probabilmente non si sarebbe verificato qualora il giocatore fosse stato ancora titolare a Leverkusen) col quale alzare il livello della squadra che Blessin cercherà di condurre al porto sicuro della permanenza in categoria.