La Roma di Paulo Fonseca continua la sua marcia di avvicinamento alle zone altissime della classifica dopo un’altra prestazione convincente (3-0) contro il Parma di Liverani.

Già da inizio partita la squadra giallorossa si è accampata nella metà campo avversaria (alla fine il baricentro medio dei padroni di casa sarà di 55.87m) facendo seguire al dominio territoriale anche quello tecnico, in termini di fluidità di manovra e di occasioni da gol create.

Costruzione
Sfruttando l’indice PPDA estremamente basso del Parma (15.81 quello medio prima di questa partita, ben 27.38 quello registrato all’Olimpico) la Roma ha avuto la possibilità di costruire liberamente dal basso.

Per agevolare la prima fase di possesso e per ovviare alle assenze nel reparto arretrato (Kumbulla e Smalling) e consapevole della tendenza della squadra di Liverani di non aggredire alto, Fonseca non ha avuto problemi a riproporre Cristante come centrale difensivo. Posizione quest’ultima nella quale l’ex atalantino aveva finora palesato delle difficoltà ma che invece, in un contesto tattico più favorevole, ha svolto stavolta in modo più efficace.
Invasori
Grande importanza nella partita perfetta messa in piedi dalla Roma l’hanno avuta i due quinti e i due trequartisti. Per quanto riguarda i primi, è stato soprattutto Spinazzola a confermare l’attuale stato di forma.
Con almeno quattro costruttori (i tre difensori centrali più Villar) sotto palla, l’esterno azzurro gode ora di maggior libertà in fase offensiva. Libertà che ha sfruttato anche contro il Parma, sia negli uno contro uno (3/6 dribbling vinti) sia combinando con i compagni che si venivano a trovare sul suo lato di campo.

Da parte loro i due trequartisti (Mkhitaryan e Pedro) si sono fatti trovare quasi sempre smarcati in zona di rifinitura (fra le linee di difesa e centrocampo parmensi), ricevendo spesso palla sulla spalla esterna o dietro la mezzala avversaria di parte.
In generale, i due braccetti del Parma (Osorio e Gagliolo) hanno fatto fatica a leggerne i movimenti e a rompere la linea nei tempi giusti per andare a contrasto.
Fase difensiva
Il non possesso giallorosso è stato convincente. La squadra di Fonseca ha mantenuto un baricentro avanzato anche quando la palla l’aveva il Parma (54.52m) anche se il PPDA è stato basso (12.37).
La squadra di Liverani si è presentata all’Olimpico in linea con l’approccio tattico mostrato finora, vale a dire quello di una squadra che difende nella propria metà campo preoccupandosi più di coprire le linee di passaggio che di aggredire.
Una volta conquistata palla, i gialloblù cercano di risalire velocemente il campo alternando attacchi diretti (per sfruttare la velocità in campo aperto di Gervinho) ad una manovra più palleggiata.
Per quanto mostrato a Roma, i ducali danno l’impressione di essere ancora un progetto in divenire, non ancora compiuto. A preoccupare è l’equilibrio generale di una squadra che è attualmente quartultima nella massima serie nel rapporto IPO /IRD con un dato di -22.3.