Analisi tattica Team report

Il vento del Nord

C’è una squadra che più delle altre, per come era partita e per gli obiettivi stagionali prefissati, sta stupendo in questo campionato di Serie B. Si tratta del Südtirol, club neopromosso ma dalle idee chiare, che ha approntato una squadra per centrare quanto prima la salvezza in vista di una successiva stabilizzazione in cadetteria.

Partito male nei risultati (tre sconfitte consecutive nelle prime partite del campionato) con una proposta di gioco proattiva, la compagine biancorossa ha scelto di esonerare il tecnico Leandro Greco. In realtà l’ex secondo di Ivan Javorčić non è stato allontanato dalla società, ma è invece tornato a ricoprire funzioni da assistente tecnico per il nuovo allenatore, che il direttore sportivo Paolo Bravo ha individuato in Pierpaolo Bisoli.

L’ex giocatore del Cagliari, dalla lunga militanza su panchine della seconda divisione italiana, è parso l’uomo giusto per cercare di agguantare una salvezza sulla carta non facile per una neopromossa, per di più partita con il fardello delle tre sconfitte iniziali.

Il lavoro di Bisoli è invece andato ben oltre quelle che potevano essere le più rosee aspettative della dirigenza, tanto è vero che l’allenatore toscano ha issato la squadra fino al quinto posto, ad un tiro di scoppio dalla seconda posizione (attualmente occupata dal Genoa) che significherebbe promozione diretta.

Il cinquantaseienne di Porretta Terme sta compiendo un’impresa improntando la squadra ad un sano pragmatismo che, per certi versi, riporta alla mente quanto mostrato dall’undici bolzanese lo scorso anno, quando venne conquistata la promozione dalla Serie C dopo aver concesso solo 9 reti in tutto il torneo.

Quest’anno le reti subite sono finora 26, che valgono comunque un ragguardevole quinto posto fra le difese meno battute della cadetteria. Di queste, 8 non sono ascrivibili a Bisoli, essendo state subite prima del suo arrivo in panchina.

L’avvento del nuovo allenatore è quindi coinciso con una chiusura a chiave della porta difesa da Giacomo Poluzzi. Per centrare questo risultato Bisoli ha preparato una squadra molto attenta n fase difensiva. Da un punto di vista tattico il Südtirol può giocare con diversi sistemi di partenza. Bisoli infatti ruota molto i moduli, modificando opportunamente anche le posizioni e le funzioni assegnate ad ogni giocatore in funzione della partita che vuole andare a fare.

Anche l’atteggiamento della squadra può variare in base al momento, con la squadra che può alzare la prima linea di pressione così come può abbassarsi per difendersi compatta negli ultimi trenta metri di campo. Proprio in quest’ultima situazione il Südtirol dà il meglio di sé. Per certo versi l’atteggiamento difensivo ricorda quello del Burnley di Sam Dyche di qualche stagione fa.

La squadra di Bisoli tende a riempire i sedici metri della propria area di rigore con molti uomini, in modo da poter contestare ogni tiro avversario, sia esso effettuato da terra che su colpo di testa.

Non è facile trovare un tiro pulito da dentro l’area contro il Südtirol, che spesso ti costringe a cercare la conclusione da fuori o di testa su cross.

La linea palla porta è quindi praticamente sempre ostruita da almeno un difendente. Quando poi arriva qualche conclusione fra i pali ci pensa Poluzzi a risolvere la situazione. In questo senso sono interessanti i dati raccolti da Soccerment. Il Südtirol attualmente ha concesso 349 tiri agli avversari, terzo peggior dato dopo Cosenza e Ternana.

Tuttavia, considerando che gli xGA sono 28.27 si evince come ogni tiro subito abbia valore di appena 0.08 a riprova del fatto che la disposizione in non possesso della squadra di Bisoli conceda sovente ai suoi avversari conclusioni a bassa percentuale di realizzazione.

Venendo ai dati offensivi, la formazione di Bisoli risulta all’ultimo posto per media di possesso palla (38%) e al terzultimo per precisione nei passaggi (72.4%).

Anche il dato dei tiri in porta (88) è abbastanza basso, essendo superiore a quello di sole altre cinque squadre. Se però guardiamo la goal conversion osserviamo come il dato del Südtirol (10.34%) sia il quinto della cadetteria.

In generale la fase offensiva poggia molto sulla ricerca della verticalità, andando spesso a trovare Raphael Odogwu per andare poi alla ricerca della seconda palla.

L’attaccante veronese è un classico caso di giocatore arrivato tardi ad alti livelli. In questo campionato, il primo della sua carriera in categoria, si è confermato come un vero e proprio target man in grado di vincere i duelli aerei (97) e difendere palla ma anche di concludere a rete, come dimostrano gli 8 gol realizzati finora.

Nella trequarti d’attacco sta poi diventando sempre più importante il lavoro di Daniele Casiraghi. Il no.17 biancorosso ha mostrato qualità di categoria superiore ed è l’uomo in grado di accendere la fase offensiva della squadra con le sue giocate, sia partendo titolare che uscendo dalla panchina. Fra l’altro Casiraghi è eccellente nel battute da fermo (segnatamente i calci d’angolo).

In pratica, dal portiere Poluzzi fino a Odogwu e Casiraghi l’undici di Bisoli può contare su una cerniera che comprende anche Andrea Masiello in difesa e che poteva contare, fino a gennaio, anche sulle qualità in mediana di Hans Nicolussi Caviglia.

Ceduto l’ex juventino alla Salernitana nel mercato invernale, la società ha messo a disposizione di Bisoli un elemento come Luca Fiordilino che, sulla carta, dovrebbe rivelarsi ideale per sostituire Caviglia in fase di gestione palla.

Non è possibile sapere in questo momento dove possa arrivare la squadra di Bisoli. A livello di expected goals e di expected goals against il Südtirol non sta over performando: i gol realizzati (27) sono in linea con quelli attesi (27.27) mentre quelli effettivamente concessi sono appena 2 in più di quelli indicati dagli xGA.

Quello che è possibile affermare è che, puntando su organizzazione, compattezza e fatica (allenamenti condotti ad alta intensità) Bisoli sta tirando fuori il meglio da un gruppo sulla carta costruito per lottare per la salvezza, ma che alla fine potrebbe aspirare anche a qualcosa di più.

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