L’Argentina è sicuramente una delle squadre favorite per il Mondiale del Qatar, in quello che sarà l’ultimo ballo di Lionel Messi nella massima competizione calcistica. Per saperne di più dell’Albiceleste abbiamo intervistato Vicente Muglia del Diario Olé.
Le novità dell’ultimo momento sono state Paulo Dybala, Joaquín Correa, Juan Foyth e Exequiel Palacios…
Non sono state delle sorprese. Nelle analisi recenti, tutti e Quattro avevano buone possibilità di essere aggiunti alla lista definitiva. A mio parere si tratta di scelte giuste.
Che importanza potrà avere Paulo Dybala nella Selección?
Dybala ha una storia particolare con l’Argentina. La realtà è che non ha mai reso con la maglia della nazionale come ha fatto nelle squadre italiane. Ma giustamente, per le sue qualità, il pubblico argentino spera che possa dimostrare il suo talento anche con la maglia della nazionale argentina. In questo mondiale ritengo che Dybala avrà comunque un ruolo secondario, perché non è un titolare. Per condizioni naturali, è il sostituto di Messi anche se, in base alla partita, potrebbe giocare insieme a Leo.
L’infortunio di Gio Lo Celso è stato un duro colpo per Scaloni. Questo spiega la chiamata di Exequiel Palacios. Credi che il centrocampista del Bayer Leverkusen vedrà il campo?
Sì, è stato un colpo duro per Scaloni. È stato chiamato Palacio che però in partenza non è titolare. Per sostituire Lo Celso ci sono tre nomi: Enzo Fernández, Papu Gómez e Alexis Mac Allister.
Un altro che si guadagnato la chiamata è Joaquín Correa…come commenti questa scelta di Scaloni?
Correa si è guadagnato la convocazione perché può occupare diverse posizioni in attacco. Ha giocato da riferimento più avanzato in area (alla Lautaro Martínez), come seconda punta e anche da trequartista, iniziando più indietro nel campo. Quando non ha giocato Lautaro, Scaloni ha provato Correa al suo posto.
Cosa pensi di uno dei grandi esclusi, Alejandro Garnacho? In generale, tu chi avresti convocato?
Garnacho è un bel prospetto, con un grande futuro davanti, ma in questa lista di 26 era difficile che riuscisse a entrare. A mio parere sono stati convocati tutti quelli che dovevano esserlo.
Scaloni gioca di solito con un 4-3-3 o un 4-2-3-1. Tuttavia, contro il Brasil nella finale della Copa América 2021 l’Argentina si è schierata 4-4-2. Ci dici la tua sullo schieramento base dell’Albiceleste sull’undici titolare?
Scaloni è un tecnico che ha dimostrato di saper variare il suo disegno tattico in base all’avversario e alle necessitò dell’Argentina. Inoltre può contare su una rosa in grado di adattarsi a schemi e contesti diversi. Per il debutto contro l’Arabia Saudita immagino che schiererà una formazione offensiva, contro un rivale che sicuramente aspetterà nella propria metà campo. L’undici che mi apsetto è: Emiliano Martínez; Molina, Romero, Otamendi, Acuña; De Paul, Paredes, Gómez o Mac Allister; Messi; Di María e Lautaro Martínez.
A tuo parere come verrà composto il centrocampo titolare?
Penso che il play sarà Paredes. E ho dei dubbi riguardo il sostituto di Lo Celso perché dipenderà da cosa vorrà Scaloni. Papu Gómez è il più simile a Lo Celso per quanto riguarda la fase offensiva, anche se è molto diverso in non possesso. Mac Allister sta facendo molto bene nel Brighton e ha nelle corde più ingressi in area e più gol di Lo Celso, ma meno capacità nel distribuire il gioco. Enzo Fernández si trova in una condizione eccellente nel Benfica però è più adatto a giocare nella posizione di Paredes o in quella di de Paul.
La fase di costruzione della squadra è molto varia. L’Argentina può infatti costruire dal basso attraverso i due centrali difensivi, ma anche andare diretta sugli attaccanti granzie al calcio di Emiliano Martínez.
Sí, l’Argentina ha varie opzioni da poter sfruttare. Come hai detto può costruire dal basso o, se pressata alta, può saltare questa pressione con i lanci di Emiliano Martínez.
A proposito di Emiliano Martínez: qual è l’importanza di avere un portiere come lui fra i pali?
Emi Martínez è un no.1 importante per la squadra. Si è guadagnato il posto grazie a grandi partite e ad un buon rendimento. Ma non è importante solo per questo. Lo è anche per quello che trasmette. Ha una grande personalità, molto carattere e leadership vocale dalla porta. È uno di quei giocatori che si fanno sentire nello spogliatoio con il suo carisma.
L’Argentina ha una grande squadra, è una delle favorite. I punti di forzal i conosciamo…quali sono invece le debolezze?
Sí, l’Argentina è forte. Non so se chiamarla debolezza, pero bisognerà vedere come sarà in grado di gestire la pressione e cosa accadrà se dovesse trovarsi in svantaggio in partite decisive. Questo perché da un po’ di tempo la Selección comincia le sue partite andando in vantaggio… bisognerà quindi vedere in una coppa del mondo come potrebbe pesare il fatto di dover recuperare il risultato.
Cosa pensi della coppia centrale formata da Nicolás Otamendi e Cristian Romero?
Romero e Otamendi hanno formato una bella coppia, molto solida e forte. Insieme al Dibu Martínez hanno costituito una specie di triangolo delle Bermuda. Con loro due come centrali, l’Argentina è stata solida difensivamente. Certo anche Lisandro Martínez si trova in un gran momento di forma ed è un elemento che potrebbe giocare titolare.
L’Argentina approccia sempre molto bene le partite, con pressione alta e creando molte occasioni. Tuttavia, spesso nel secondo tempo la vediamo difendere più in basso. Questa tendenza non rischia di essere pericolosa?
Sí, a volte è pericoloso perché, quando è in vantaggio, lascia il possesso agli avversari e si abbassa. E questo è un rischio, ovviamente. Però è stata anche in grado di gestire il risultato favorevole con buoni contropiedi. Però è vero che l’Argentina, quando ha spazio per poter contrattaccare, si dimostra pericolosa anche in queste situazioni.
Questo sarà il quinto mondiale di Lionel Messi, l’ultimo. Sarà finalmente arrivato per lui il momento di vincere la coppa?
Sí, questo sarà il suo ultimo Mundial e penso che Qatar 2022 sia la coppa del mondo alla quale Messi arriva nelle condizioni migliori, sotto tutti i punti di vista. È al suo apice calcistico, sta molto bene fisicamente e perfettamente dal punto di vista mentale. Sa cosa c’è il gioco, è più maturo, con più esperienza e l’Argentina non gioca più per Messi. Questa squadra infatti gioca con Messi. Il che significa che non è da solo. C’è una squadra che funziona dietro di lui.

Sostieni la Gabbia
Sostieni la Gabbia offrendo un caffè
2,00 €