Per la seconda volta consecutiva la Cremonese di Massimiliano Alvini esce sconfitta nel risultato (1-0 contro la Roma di Josè Mourinho) al termine di una prestazione comunque convincente nella quale ha sì concesso più di quanto abbia creato (con i giallorossi che hanno gestito male alcune conclusioni e situazioni offensive nel primo tempo) ma mettendo anche in mostra alcuni accorgimenti tattici interessanti.

Nei punti di seguito elenchiamo alcuni degli aspetti del piano gara della Cremo nella partita dell’Olimpico.
● la fase difensiva è stata improntata come al solito sulla ricerca esasperata di situazioni di 1c1, fin dalle rimesse sul fondo da parte di Rui Patricio.
● la creazione della parità numerica nell’altra metà campo comportava l’accettazione della stessa parità numerica nella metà difensiva.
● la Roma cercava di scavalcare questo pressing alto attraverso una costruzione ragionata ma anche mediante la ricerca della palla diretta su Abraham. Quando la difesa della Cremonese riusciva a respingere questi tentativi di superamento delle proprie linee di pressione, ecco che la compagine lombarda si trovava immediatamente con tanti uomini pronti per la fase di d’attacco.
● in fase offensiva si cercava una costruzione per lo più ragionata, visto che la Roma lasciava tempo e spazio di giocata andando a difendere con un blocco medio piuttosto reattivo (46.45m il baricentro medio in fase difensiva). Il possesso cremonese (51.3%) si caratterizzava per il tentativo di cercare il controllo dei corridoi centrali del campo per poi andare a sviluppare in ampiezza.
● in queste circostanze si andavano a creare rombi laterali con l’utilizzo dei giocatori di catena e il movimento di Zanimacchia, al quale veniva richiesto di basculare verso la zona della palla.
● la fase di rifinitura è stata affidata soprattutto ai cross (22), situazione nella la Cremonese andava a riempire con molti uomini l’area offensiva.
Alla fine la squadra di Alvini ha fatto una partita coraggiosa, non rinunciando ad attaccare quando ne ha avuto la possibilità (baricentro medio di 57.17m in fase di possesso) e confermando quanto di buono già messo in mostra all’esordio.
(dati soccerment, Sics, Lega calcio)

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