Match report

Vecchia Inter

La vittoria dell’Inter contro il Borussia Mönchengladbach (2-3) ha riproposto il tema di una squadra che tatticamente sembra essersi riavvicinata ad un modello di gioco più vicino a quello tradizionalmente proposto nelle ultime stagioni dal suo allenatore.

Costruzione

La costruzione vista contro il BMG è quella tipica della compagine guidata da Antonio Conte. In situazione di palla in movimento il portiere Handanovic è sempre pronto ad agire come quarto difensore per garantire lo scarico al portatore.

Una situazioni cin cui Handanovic gestisce palla da centrale.

L’obiettivo della costruzione bassa è quello di attrarre la prima pressione avversaria per saltarla e conquistare successivamente campo in verticale.

Il pressing uomo contro uomo portato dai tedeschi non è stato efficace né nei tempi né nei modi e questo ha agevolato l’Inter nel trovare le consuete linee di passaggio per lo sviluppo, sia in situazione di costruzione bassa che alta.

Nel filmato VideoMatch di Sics vediamo tre situazioni di costruzione dell’Inter contro il Borussia.

Attacco alla linea.

Tutte le situazioni preparatorie (passaggio in più in costruzione, movimenti ad allargarsi delle mezzali per svuotare il centrocampo) sono finalizzati al servire il più velocemente possibile i due attaccanti. Lautaro e Lukaku giocano centralmente, vicini fra loro, per favorire veli, esche e sponde, cioè le combinazioni tipiche del gioco di Conte.

Quando le linee di passaggio sono chiuse, il portatore di palla ricorre alla palla lunga a scavalcare per Lukaku. Dopo a questa giocata, i nerazzurri accorciano per andare alla ricerca della seconda palla e sviluppare successivamente in zona di rifinitura.

Invasori esterni

I due quinti, come usuale, non hanno partecipato alla costruzione bassa, alzandosi subito per andare a giocare in punta e garantire quindi la loro presenza in zona di rifinitura per consentire all’Inter l’eventuale sviluppo in ampiezza.

La pass map della partita, prodotta da @CalcioDatato, evidenzia l’ottima occupazione degli spazi di ampiezza da parte degli uomini di Conte.

Brozovic

Dopo l’esperimento di Barella play (visto contro il Sassuolo), l’Inter è tornata a riproporre il croato come vertice basso del centrocampo a tre.

Brozovic è stato abile a dettare i tempi di gioco, aiutando la fase di uscita palla dal basso e sapendo alternare giocate sul lungo a quelle sul corto. La bontà della prestazione del no.77 nerazzurro è confermata dal numero di passaggi chiave riportati da Sics (8) che fanno del croato il migliore in campo in questa categoria.

Tre dei passaggi chiave prodotti da Brozovic.

I numeri

Come riportato dalla Gazzetta, a partire dalla partita con il Real Madrid l’Inter è tornata ad adottare un atteggiamento più conservativo: via il trequartista, maggior compattezza fra i reparti, rinuncia al possesso (sceso dal 61.5% delle prime otto uscite stagionali al 44.4% delle ultime sei) a favore di un controllo degli spazi, baricentro medio più basso (da 51.1m a 48.8m) per creare più spazio alle spalle delle linee avversarie.

L’Indice di Pericolosità Offensiva (IPO) di Sics, relativo alla gara del Borussia Park, conferma la superiorità nerazzurra.

Tuttavia, i due gol subiti testimoniano come ci sia ancora da registrare qualcosa in fase difensiva.  

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