Al di là della partita Editoriale

Dove stanno andando Brighton e Chelsea

La vittoriosa trasferta del Brighton a Stamford Bridge non ha soltanto evidenziato l’ennesima, grande prestazione dei Seagulls, ma anche simbolicamente rappresentato il momento e le diverse, opposte direzioni verso cui i due club stanno andando.

Nessuno, qualche mese fa, quando cioè il Chelsea decise di acquistare Graham Potter dal Brighton per sostituire l’esonerato Thomas Tuchel, lasciando la squadra dell’East Sussex senza tecnico, si sarebbe aspettato che questa scelta avrebbe avuto conseguenze positive per i Seagulls e negative per i Blues.

E invece, sètte mesi dopo il club londinese sta attraversando un momento alquanto turbolento mentre il Brighton sta vivendo una stagione fantastica. Grosso merito va alla dirigenza del club e alla sua scelta di portare alFalmer Stadium come nuovo allenatore Roberto De Zerbi.

L’impatto avuto dal tecnico italiano è stato infatti notevole. Al di là delle polemiche recenti che lo hanno visto contrapposto a Cristian Stellini (riguardanti la base tecnica lasciata in eredità al Brighton dall’ottimo lavoro fatto da Potter) De Zerbi ha notevolmente migliorato l’espressione di una squadra che non era così avanzata tatticamente come certa stampa l’aveva descritta al momento della partenza per Londra del predecessore dell’ex Sassuolo.

Dal punto di vista tattico De Zerbi ha implementato una fase di possesso molto evoluta, con maggior enfasi posta sulla fase di costruzione bassa allo scopo di attirare la pressione avversaria per poi superarla e attaccare in campo aperto.

All’interno di una fase offensiva ancor più strutturata rispetto a quella di Potter, De Zerbi ha inserito dei giocatori che stanno crescendo sotto la guida del tecnico bresciano. Elementi come Alexis McAllister, Julio Enciso o Pascal Groß stanno infatti sviluppando le proprie potenzialità, mentre anche giocatori che già si erano messi in evidenza con la precedente gestione (Kaoru Mitoma, Alexis McAllister, Moisés Caicedo) si sono ulteriormente evoluti.

Lewis Dunk, trentunenne difensore centrale, è il secondo giocatore della Premier per numero di passaggi (2501), dietro solo a Rodri (2560).

‹‹Sotto questo manager lavoriamo duro ogni giorno sul campo di allenamento e ognuno cnosce i dettagli›› ha detto Dunk, a dimostrazione del livello di conoscenze che De Zerbi è riuscito in poco tempo a trasmettere alla sua squadra.

La parabola del Chelsea invece è andata all’opposto. Potter è stato infatti esonerato prima del doppio confronto di Champions con il Real Madrid, sostituito da Frank Lampard. L’ex tecnico del Brighton non stava facendo bene ma nemmeno malissimo e non sembrava aver perso lo spogliatoio, nonostante il club manchi di una direzione tecnica certa.

La decisione di esonerarlo per chiamare una vecchia gloria del club (Lampard è ad oggi il miglior marcatore nella storia del Chelsea) è stata forse determinata dalla percezione che la squadra non stesse andando nella direzione giusta per arrivare in fondo in Champions.

Fatto è che le cose non sono migliorate, anzi…la partita di andata al Santiago Bernabéu ne è stata un esempio. La sfida infatti è stata vinta agevolmente dalla squadra di Carlo Ancelotti, che ha prima segnato con Karim Benzema e poi, dopo l’espulsione di Ben Chilwell, ha raddoppiato con la rete di Marco Asensio.

A Madrid così come contro il Brighton il Chelsea è parso in balia degli eventi, incapace di dettare o, almeno, reagire al contesto gara. I Blues non hanno un’idea precisa di cosa fare con la palla e anche le scelte del loro allenatore hanno destato più di una perplessità. In Spagna ad esempio Lampard è partito con la difesa a cinque, lasciando Kai Havertz (comunque il cannoniere della squadra) in panchina per oltre un’ora e non concedendo minuti a Mykhailo Mudryk, Christian Pulisic e Hakim Ziyech.

Contro il Brighton, dopo un iniziale approccio 4-4-2 in non possesso, ad un certo punto è tornato il 4-3-3 già implementato all’esordio di Lampard in panchina contro il Wolverhampton. Ancora una volta senza effetti positivi. La pressione uomo contro uomo dei Blues veniva regolarmente saltata dalla costruzione degli uomini di De Zerbi. Il Brighton alla fine ha chiuso la partita con 26 conclusioni contro le sole 6 del Chelsea.

A dimostrazione di come stesse andando la partita, dopo 57 minuti di partita Lampard ha effettuato quattro sostituzioni in una volta, facendo uscire contemporaneamente Enzo Fernández, Welsey Fofana, Raheem Sterling e Christian Pulisic.

La squadra è rimasta in confusione. E la sensazione lasciata è che le cose potrebbero addirittura peggiorare con il ritorno contro il Real Madrid e una sfida contro l’Arsenal all’orizzonte.

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