Analisi tattica

Attenti a quei due

La prestazione di André Onana contro il Barcellona ha riaperto in casa Inter la questione della titolarità della porta dell’Inter. Fino ad oggi, Simone Inzaghi ha scelto la strada dell’alternanza.

Samir Handanovič ha giocato da titolare in campionato mentre Onana è partito come no.1 in Champions nelle sfide contro Bayern Monaco, Viktoria Plzen e Barcellona. Nelle due ultime uscite, contro cechi e spagnoli, l’ex Ajax ha mantenuto la porta imbattuta.

Dal punto di vista tecnico si tratta di due portieri molto diversi fra loro. Il portiere sloveno è, anche per questioni di età (38 anni compiuti in estate), legato ad una concezione più classica del ruolo. Handanovič infatti preferisce giocare fra i pali, rimanendo ancorato alla linea di porta, a volte anche troppo secondo i suoi critici.

Due degli errori imputati al portiere sloveno quest’anno nel video montato con VideoMatch di Sics. Nel primo caso si tratta di un intervento debole sulla conclusione di Dybala mentre, nel secondo, di una mancata uscita e di una scarsa reattività in occasione del gol dell’Udinese.

Da parte sua Onana è invece figlio di una scuola più moderna, con una interpretazione maggiormente attiva. Pur non essendo ancora pulito ed efficace in uscita, l’ex Ajax è comunque più pronto del suo competitor nell’attaccare la palla.

In pratica, scegliere fra i due vorrebbe dire optare più per la difesa della porta (Handanovič) o favorire invece una versione più dinamica del ruolo.

La differenza non riguarda però solo l’interpretazione del ruolo in fase difensiva, bensì anche in quella offensiva. Come dimostrato nella sfida contro il Barcellona infatti, Onana garantisce all’Inter una valvola di sicurezza nella gestione del possesso palla che può consentire alla sua squadra di avere un uomo in più sul quale appoggiarsi per superare la prima pressione avversaria.

Un passaggio chiave di Oanan sotto la pressione del Barcellona nella clip Presenter di Sics.

Detto questo, i dati ci dicono come Handanovič sia anch’egli in grado di contribuire alla manovra d’attacco della propria squadra. Lo sloveno ha infatti finora registrato un dato di 10 passaggi chiave prodotti (che lo colloca al terzo posto fra i portieri della massima serie, dietro i 15 di Provedel e gli 11 di Musso) e registra una percentuale di completi superiore a quella di Onana (87.9% contro 72.1%).

La mappa dei passaggi chiave stagionali di Handanovič con la funzione DataAccess di Sics.

La differenza di precisione fra i due si nota soprattutto sul lungo (passaggi oltre i 27 metri) dove Handanovič registra un 66.4% di completi contro il 52.5% di Onana.

Per Handanovič si è trattato di adeguarsi alle necessità di un gioco diverso, a partire dalla sua esperienza sotto Luciano Spalletti per continuare poi con Antonio Conte. Con l’attuale allenatore del Tottenham in panchina, Samir è passato dall’essere un semplice gestore di palla a diventare parte integrante di una fase di costruzione che è via via diventata più complessa.

In questo senso, la sua capacità di adattamento a nuove richieste è stata sorprendente. Il problema resta fra i pali. Confrontando i dati relativi ai Post-Shot Expected Goals (PSxG) notiamo come, pur giocando contro avversari mediamente di livello superiore, Onana abbia registrato un dato di +3.4 PSxG+/- a fronte del -3.3 dello sloveno.

Un dato che testimonia delle difficoltà avute da Handanovič in questo inizio di stagione e che è, per fare un esempio, agli antipodi anche di quello del bistrattato Ionuț Radu il quale invece, con +3.2, risulta essere fra i migliori portieri della categoria.

Come si vede, la situazione del portiere è alquanto delicata in casa Inter, se non altro proprio perché è la posizione ad esserlo. Non è inusuale nella storia del calcio avere un portiere titolare ed una riserva che gioca le coppe, ma questo generalmente avveniva con la coppa Italia e non con le competizioni europee (men che meno con la più prestigiosa, com’è il caso della Champions League).

Al limite si sono viste di recente delle alternanze totali, come nel caso che ha visto coinvolti Navas e Donnarumma nel Psg di Pochettino o Gollini e Terracciano (e prima Terracciano e Drągowski) nella Fiorentina di Italiano. In entrambi i casi i risultati non sono stati ottimali.

Al di là delle questioni tecniche, a favore di Onana gioca il fattore età (è dodici anni più giovane), mentre Handanovič può contare su un peso maggiore all’interno dello spogliatoio (è anche il capitano della squadra). Un fattore, quest’ultimo, che potrebbe aver pesato sul fatto di non aver accelerato la transizione da un portiere in calando ad uno in ascesa.

Scegliere definitivamente Onana comporterebbe sicuramente dei rischi, ma lo stesso si può dire del non farlo. Il futuro di Inzaghi all’Inter potrebbe passare anche da come risolverà il dilemma sul No.1 della squadra.

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