Analisi tattica Editoriale

Ripartire dal centro

L’arrivo di Graham Potter sulla panchina del Chelsea (al posto dell’esonerato Thomas Tuchel) porta ovviamente con sé molte domande: come si adatterà l’ex tecnico del Brighton ad uno spogliatoio pieno di big names come quello dei Blues? Sarà in grado di replicare il gioco messo in mostra con i Seagulls? Quale impatto psicologico avrà nella sua nuova avventura?

A queste domande, solo il campo potrà dare risposta. Di certo i problemi e le situazioni che il nuovo allenatore dei londinesi dovrà sistemare sono diversi. Molti di questi passano per il centrocampo, dove i problemi fisici di N’Golo Kanté (fra l’altro in scadenza di contratto al termine di questa stagione) hanno creato più di una difficoltà a Tuchel.

L’importanza di Kanté nel Chelsea era stata rimarcata lo scorso maggio dallo stesso allenatore tedesco, che aveva affermato di considerare il francese ‹‹il nostro Salah, il nostro van Dijk, il nostro De Bruyne››. 

La mediana del Chelsea non si è rinforzata nel mercato e attualmente non dispone di un giocatore in grado di sostituire il transalpino. Giocatori come Jorginho, Mateo Kovacic o Conor Gallagher non sono in grado di replicare quanto produce Kanté in fase di non possesso. Lo stesso Ruben Loftus-Cheek ha caratteristiche diverse.

La soluzione Mount – Jorginho, provata da Tuchel contro la Dinamo.

Ricordiamo che Kante nella Champions League 2020/21 ha giocato più partite di tutti gli altri elementi in rosa (inclusi i portieri) e che, da quando si è infortunato nella partita contro il Tottenham, il Chelsea ha subito un totale di nove reti.

Nel Chelsea di Tuchel, Kanté aveva il compito di aiutare la squadra nella risalita del campo (2.36 xT), ma anche quello di coprire le spalle a Jorginho aiutando i Blues in fase difensiva e nelle transizioni subite.

Non a caso il francese è risultato essere, nella scorsa stagione, il sesto giocatore fra i ball stealer dei cinque principali campionati europei per media di intercetti (1.57). A questo dato va aggiunto quello degli expected assist (xA): 3.10, a conferma dell’importanza del campione del mondo del 2018 in entrambe le fasi di gioco.

Una capacità di essere funzionale sia in possesso che in non possesso che il francese deve allo sviluppo tecnico e tattico avuto sotto la guida di Antonio Conte e Maurizio Sarri, che lo hanno plasmato per essere più si un ‘semplice’ box-to-box.

Soprattutto con Sarri (che lo impiegava da mezzala destra in un centrocampo a tre) Kante ha cominciato ad invadere maggiormente la zona di rifinitura per cucire il gioco quando il Chelsea attaccava. Tutto questo non ha fatto altro che completare il giocatore, rendendolo elemento indispensabile nel centrocampo dei Blues.

Qualora Kanté non fosse in grado di giocare, per Potter si ripresenterebbe lo stesso problema avuto dal suo predecessore. In rosa come detto non c’è un giocatore simile e questo potrebbe forzare Potter a cambiare a Londra rispetto al 3-4-1-2 utilizzato a Brighton, dove il nuovo tecnico dei londinesi poteva contare su mediani dual-threat come Moises Caicedoe Alexis Mac Allister. Al Chelsea infatti centrocampisti centrali sono maggiormente monodimensionali.

Qualora Potter dovesse confermare la difesa a tre, ecco allora che potrebbe decidere di infoltire la mediana aggiungendo un giocatore in più, riportando Reece James nella posizione di quinto per equilibrare la squadra, con Ben Chilwell o Cucurella sul lato opposto.

 

Le heat map di Cucurella e James della scorsa annata nella grafica @TheSun.

Dal punto di vista del gioco il Brighton di Potter non si discostava molto dal Chelsea di Tuchel, forse era addirittura più fluido con i giocatori che andavano ad occupare posizioni diverse anche all’interno della stessa partita.

In questo senso il lavoro che lo aspetta sembrerebbe sulla carta più semplice di quello svolto nell’East Sussex, dove Potter ereditò da Hughton una squadra estremamente reattiva. In poco tempo il tecnico di Solihull ha plasmato ad una formazione che, al momento del suo addio, registra il quinto field tilt della Premier (57.55%).

Per dar vita anche a Londra ad una squadra estremamente proattiva, Potter avrà dunque necessità di trovare fin da subito una soluzione per il suo nuovo centrocampo. Un esito positivo nella ricerca di una quadra nel mezzo che potrebbe avere effetti benefici anche sull’attacco, dove Raheem Sterling e Kai Havertz sono sembrati sì pesci fuor d’acqua, ma hanno anche ricevuto pochi palloni giocabili (il Chelsea ha finora prodotto appena 8.54 xG in campionato).

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