Al di là della partita Analisi tattica Team report

Come eravamo: tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…

Nel lontano 2009 non era facile procurarsi i video delle partite. La raccolta dati era ancora agli inizi e le statistiche erano (dove lo erano…) a disposizione di pochi. Insomma, gli albori della match analysis. Corsi non esistevano e ci si affidava all’occhio e alle conoscenze. Qui di seguito vi propongo un report cartaceo compilato per un allenatore di Serie C e relativo al Verona. Se interessante, in futuro potrei proporne altri.

Schema: 4-3-3

Caratteristiche generali. Entusiasmo alto dopo la vittoria a Lanciano. Dichiarazioni di voler conquistare la serie B.

Ritmi abbastanza alti. In fase offensiva, ricerca di transizioni rapide, con palla immediata, anche alta, verso le 3 punte.

L’arrivo di Corrado Colombo potrebbe accentuare la ricerca del gioco aereo.

L’allenatore tende a cambiare gli esterni offensivi. Spesso ricorre a Farias.

Ricerca dell’1 contro 1 sugli esterni, se non c’è tempo di fare la sovrapposizione. Gli interni di centrocampo, tipo Pensalfini, si avvicinano per eventuali 1-2 o tiri da fuori ma restano tendenzialmente all’interno.

Non disdegnano il tiro da fuori da parte dei centrocampisti centrali.

Fase offensiva: ricerca delle tre punte e dei loro tagli, in particolare Berrettoni da sinistra tende spesso a rientrare per tirare o in seconda battuta per far passare il pallone ai compagni. Molto bravo a stoppare la palla con stop a seguire, anche le palle aeree…si consiglia al difensore che non può fare l’anticipo di essere molto accorto:

Oppure:

Quando la squadra è schierata in fase offensiva, cioè quando gli avversari difendono nella propria metà campo, ricerca della manovra in ampiezza, con sovrapposizioni dei terzini, attenzione al sinistro Pugliese e pericolo di attacco dell’area da parte di molti giocatori:

Fase difensiva: Tendenzialmente i compiti difensivi, molto all’interno della propria metà campo, sono affidati al blocco formato da difensori e centrocampisti centrali.

Gli esterni non scalano sulla linea difensiva né molto a metà campo. In questo modo, se un difensore centrale è costretto ad uscire sull’esterno, restano soltanto 2 difensori al centro dell’area più i mediani che non escono sugli esterni in aiuto. Il lato debole, verso il secondo palo, risulta così scoperto.

Su palla esterna marcatura individuale con difensore che non ha da marcare (no. 5 in foto) che si schiera come ‘libero’ alla caccia del pallone:

Transizione offensiva: ricerca di contropiedi rapidi e ricerca di uno dei due esterni d’attacco, anche con palla alta e lunga. Ricevuta palla, le punte possono anche attaccare la porta immediatamente, senza aspettare che il resto della squadra accorci. Massima attenzioni ai tagli.

Transizione difensiva: ricerca della riconquista con i giocatori più vicini alla zona di perdita del pallone. Se questa azione fallisce, ripiegamento difensivo.

Le punte esterne tendono a rimanere alte ed a non rientrare, lasciando un blocco difensivo a 7 uomini, 4 difensori più 3 centrocampisti centrali (come sopra). In fase di transizione difensiva, tendono a lasciare così scoperto il lato debole sugli esterni, dove staziona il difensore esterno e dove il centrocampista centrale più vicino deve fare scivolate esterne lunghe:

Sopratutto se si riesce a portare il contropiede sulla fascia ed a fare uscire un centrale difensivo, rischiano di avere soltanto 2 difensori dentro l’area, più i mediani che riescono a tornare (come sopra).

Calci piazzati:

Solitamente 5 saltatori sia sui calci di punizione che sugli angoli a favore. Nel finale contro il Foggia, sullo 0-0, per cercare la vittoria, 7 saltatori su punizione laterale in zona ultra-offensiva.

Possibilità sui calci d’angolo a favore di uno che viene incontro al battitore per mettere in mezzo.

Calci d’angolo contro: fino ad ora marcatura ad uomo. 1 uomo sul primo palo, 1 a zona sul quadrato davanti al primo palo e gli altri ad uomo. Possibilità con 2 uomini al limite dell’area di avere un tiratore libero.

Considerazioni generali:

Attenzione agli spunti di Berrettoni e, sopratutto, al lavoro di Esposito, grande calcio, in grado, con spazio, di lanciare veloci contropiedi con palla lunghe e precise.

Consiglio di pressione su Esposito e Pensalfini. Attenzione al contropiede: coperture preventive. Linea difensiva deve essere abile a leggere la palla scoperta/coperta perché rischia di farsi prendere alle spalle.

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