Analisi tattica

Bienvenue Franck!

Uno degli acquisti più improbabili di questa folle estate di calciomercato è quello che ha portato Frank Ribéry alla Salernitana. Svincolatosi dalla Fiorentina per fine contratto, l’ex asso del Bayern si è accasato in granata, con la speranza di aiutare la compagine campana a centrare l’obiettivo della permanenza nella massima serie.

Dal punto di vista tecnico l’arrivo del francese rappresenta ovviamente un grande upgrade rispetto alla rosa a disposizione di Fabrizio Castori. Per quanto concerne invece l’aspetto tattico, il matrimonio fra il 38enne di Boulogne-sur-Mer e la neopromossa Salernitana pone sul tavolo alcune questioni interessanti.

Così come fatto col Carpi durante la sua ultima esperienza alla guida di una compagine di serie A, anche con i granata Castori ha presentato una squadra estremamente reattiva, che mira a chiudere gli spazi centrali del campo per poi ribaltare l’azione il più velocemente possibile.

Non a caso la Salernitana, dopo due giornate, è ultima per possesso palla (23.6%), per tempo medio di un’azione offensiva (3.36), per passaggi all’interno di queste azioni (1.6) e per serie offensive con dieci o più passaggi (soltanto una).

L’indice PPDA è il terzultimo del campionato (16.7), davanti solo a quelli di Udinese (17.1) e Spezia (18.4). Questo a conferma dell’atteggiamento tattico sul quale Castori ha costruito la squadra e che, giova ricordarlo, gli ha comunque consentito l’anno scorso di riportare i campani in serie A dopo un’assenza che durava da ben 23 anni.

Impostata la squadra sul 3-5-2 con blocco difensivo medio o basso e linee compatte, Castori chiede ai suoi (in possesso) di risalire velocemente il campo, andando a cercare i riferimenti più avanzati anche tramite attacchi diretti.

Contro la Roma si è trattato di un vero e proprio 5-4-1 in non possesso.

Nelle prime due uscite, contro Bologna e Roma, questo atteggiamento non ha pagato: contro felsinei e giallorossi infatti la Salernitana ha concesso qualcosa come 31 tiri totali, dei quali 17 in porta, per un dato di expected goals against (xGA) di 3.61.

Costruzione dal basso? Non da queste parti…

Contro squadre di caratura superiore questo è comunque uno scotto che a Salerno si è tenuto in preventivo. Di certo l’inizio del torneo e la composizione del roster presentano già dei dubbi, tanto è vero che Opta assegna ad oggi alla squadra del cavalluccio marino il 95.1% di probabilità di retrocedere.

Come si inserisce in questo contesto Ribéry e cosa potrebbe apportare l’ex viola? Qualora Castori volesse continuare col 3-5-2 come modulo base (ma anche se dovesse virare al 4-4-2 già utilizzato anche col Carpi) la naturale collocazione in campo del francese appare quella di seconda punta.

Probabilmente, in non possesso Castori non potrà ricavare un grande apporto da Ribéry, al più chiedendo al suo nuovo no.7 di arretrare sotto la linea della palla sia per fare densità centrale sia per venir utilizzato come punto di lancio per il contropiede, sfruttandone le qualità in campo aperto.

Fra l’altro, giocando da seconda punta o da no.10 dietro un unico attaccante, il francese ha già avuto modo di essere coinvolto in una struttura tattica fortemente reattiva durante l’esperienza avuta in viola con Iachini.

Il problema semmai verte sulla sua efficienza fisica. Nella scorsa stagione, su 28 presenze da titolare, Ribéry è stato sostituito in 22 occasioni. È comunque probabile che a Salerno il numero di sostituzioni che riceverà vada a diminuire in funzione della necessità, per una squadra come la Salernitana, di poter contare sulla presenza in campo del francese quanto più a lungo possibile.

Ribéry non sarà però utile soltanto per essere lanciato in contropiede ma anche per azionarlo e, più in generale, per creare situazioni di pericolo fra le linee avversarie. Gli xT prodotti dal nuovo acquisto granata nella Serie A 20/21 (+ 2.40 via passaggi e +1.56 via corse progressive) e la sua media in termini di passaggi chiave (2.8 a partita) indicano bene le caratteristiche di un giocatore che non è solo formidabile nella risalita del campo ma anche appunto nella capacità di produrre passaggi che superano le linee di difesa avversarie.

Nel montaggio VideoMatch di Sics vediamo alcuni passaggi chiave prodotti dal francese la scorsa stagione, sempre agendo nell’amato mezzo spazio sinistro.

Quest’ultimo un elemento essenziale per una compagine come quella campana che, in questo inizio di campionato, ha fatto tremendamente fatica a superare i blocchi difensivi rivali (ultima per passaggi chiave con 12) e a creare situazioni di pericolo, come confermano i dati relativi agli xG (1.86) e all’Indice di Pericolosità (31.5).

Detto questo, il francese ha riacceso gli entusiasmi di una piazza che nelle prime due uscite ha assaggiato le difficoltà del salto di categoria. Ribéry sembra essersi già calato nella nuova realtà. Spetterà ora a Castori ed ai suoi nuovi compagni di squadra creare intorno a lui il giusto contesto tattico per sfruttarlo al meglio e ricavare così un aiuto prezioso sulla difficile via per la salvezza.

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