La Svezia esce da Euro2020 cedendo all’Ucraina di Andrij Ševčenko dopo i tempi supplementari. La compagine guidata da Janne Andersson ha pagato anche l’inferiorità numerica patita a seguito dell’espulsione del centrale difensivo Danielson per un brutto fallo sull’attaccante ucraino Artem Bjesjedin.
Nonostante la sconfitta, la nazionale scandinava ha messo in mostra un gioco arioso e frizzante con una fase offensiva ben organizzata all’interno di un sistema 4-4-2 molto fluido.
Costruzione
Costruzione da dietro 3-2 per sfruttare la superiorità numerica contro i due attaccanti del 5-3-2 ucraino.

Interessante la posizione di Mikael Lustig da terzino ibrido. Il giocatore dell’AIK agisce insieme a Victor Lindelöf e Danielson in fase di prima costruzione per poi andare (a seconda della situazione) a prendere ampiezza a destra per trovare spazio ai lati del blocco difensivo avversario.
Obiettivo della costruzione scandinava è il superamento delle linee di difesa ucraine. Se un centrale ha spazio davanti a sé conduce per smuovere il blocco avversario e trovare poi un passaggio chiave (Lindelöf 8).
Sviluppo
L’idea era quella di occupare la zona di rifinitura riempiendo tutti i canali verticali del campo. Da notare l’asimmetria rispetto alla formazione base: a sinistra l’ampiezza veniva garantita dal terzino in avanzamento (Ludwig Augustinsson) con l’esterno di centrocampo (Emil Forsberg) che veniva a giocare dentro il campo (mezzo spazio) mentre a destra la lateralità era offerta dall’esterno di centrocampo (Sebastian Larsson) che tendeva a restare alto.
Attacco alla linea
I cinque invasori tendevano a scambiare palla attraverso combinazioni sullo stretto, alternandosi fra le funzioni di rifinitore e quelle di attacco alla linea difensiva.
La rifinitura è avvenuta tramite palle filtranti e, in qualche caso (4) per mezzo di cross. Questi ultimi, contrariamente a quello che si potrebbe pensare data la fisicità della squadra svedese, non sono stati quindi un’arma di rifinitura privilegiata.
Dati e fase difensiva
In 11c11 gli Svedesi hanno tenuto il controllo del gioco (50.5% il possesso nel primo tempo regolamentare e 53.3% nel secondo) mantenendo comunque uno stile sempre diretto, volto alla ricerca quanto più immediata possibile degli invasori, in linea con quanto mostrato nel resto del l’Europeo.

In fase di non possesso la squadra di Andersson ha sofferto la spinta di Oleksandr Zinčenko a sinistra e di Andrij Jarmolenko sul lato opposto.

Tuttavia i dati degli expected goals (xG) mostrano un andamento favorevole alla Svezia. Andamento che si è modificato a favore dell’Ucraina dopo l’espulsione di Danielson.

La mossa di Ševčenko di utilizzare una sorta di doppio play (Taras Stepanenko davanti alla difesa e Serhij Sydorčuk da mezzala) non ha funzionato più di tanto in fase offensiva (appena 4 passaggi chiave in due).