Al di là della partita Analisi tattica

L’altro Hernández

La sfida fra Psg e Bayern, valevole per il ritorno dei quarti di finale di Champions League, è stata una antologia del calcio moderno fra duelli 1c1, 2c2, costruzioni contro prime pressioni, ricerca della superiorità (numerica, individuale o posizionale) e prestazioni dei singoli.

Fra queste ultime, forse meno appariscente delle altre, non deve mancare di essere sottolineata quella di Lucas Hernández. Il difensore del Bayern ha infatti offerto una grande prestazione, sia in fase di non possesso come in quella offensiva.

Con una squadra rimasta fedele ai principi di gioco del proprio allenatore, il centrale francese ha dovuto gestire (in coppia con Boateng) la tradizionale linea alta di Hansi Flick. Compito non facile contro un’avversaria che contava su una batteria di elementi eccellenti nell’attacco alla linea come i vari Mbappé, Di Maria e Neymar.

E in effetti, in alcune circostanze il no.10 brasiliano è riuscito ad attaccare la profondità alle spalle dei due centrali bavaresi, creando situazioni di pericolo dalle parti di Neuer.

Tuttavia, in generale il fratello del milanista Theo è riuscito a gestire bene le transizioni avversarie, difendendo egregiamente l’1c1 in campo aperto. Una situazione che si è ripetuta ad esempio intorno al 78° quando il Bayern ha perso palla nella trequarti offensiva permettendo ai parigini una rapida ripartenza in verticale che, tagliando fuori un paio di linee tedesche, ha messo Neymar e Mbappé in situazione di 2c2 contro Hernández e Boateng.

In questa circostanza (accettata da una squadra come il Bayern che, attaccando con entrambi i terzini, difende spesso a schema puro con tanto campo alle spalle dell’ultima linea difensiva) Boateng, invece di arretrare col compagno di reparto, ha cercato un improbabile e scomposto intervento su O’Ney.

Il brasiliano è però stato abile ad anticipare l’intervento del tedesco e a servire Mbappé sulla corsa. A quel punto Hernández correttamente accompagna l’attaccante transalpino finché, all’interno degli ultimi sedici metri, non riesce a trovare il tempo giusto per togliergli palla.

Nel montaggio VideoMatch di Sics l’intervento di Hernández su Mbappé.

Qualche minuto dopo, in pieno recupero, è ancora Boateng a sbagliare i tempi di una uscita difensiva, stavolta lasciando il compagno di reparto a dover gestire un attacco alla profondità in situazione di 1c2 contro la coppia di avanti del Psg.

La lettura del difensore bavarese è, ancora una volta, perfetta. Hernández infatti arretra verso la propria porta mantenendo la giusta distanza sia dal portatore di palla (Neymar) che dall’uomo libero (Mbappé), coprendo la linea di passaggio fra i due. Successivamente, sempre col timing corretto, il difensore interviene su Neymar risolvendo la situazione di pericolo.

La gestione di Hernández della transizione 1c2.

A questa performance difensiva (esemplificata dai due interventi di cui sopra) si deve aggiungere il contributo dato da Hernández alla fase di possesso, quantificabile in un 87% di precisione nei passaggi con un 9/13 di palle lunghe completate e 4 passaggi chiave (cioè trasmissioni di palla che superano una linea difensiva).

Nel filmato VideoMatch di Sics due dei passaggi chiave prodotti dal difensore bavarese. 

Alla fine quindi, oltre che per le giocate offensive degli uomini più talentuosi, la sfida fra Psg e Bayern passa agli archivi anche per la prestazione di un giocatore di ultima linea che ha confermato di essere uno degli elementi maggiormente in grado di interpretare in modo contemporaneo la funzione del centrale difensivo.

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