La Lazio batte la Roma (3-0) al termine di un derby dominato sotto tutti i punti di vista e in entrambe le fasi di gioco.
La prestazione praticamente perfetta degli uomini di Simone Inzaghi è stata caratterizzata anche da diverse situazioni tattiche che si sono rivelate vincenti per i biancocelesti.
Costruzione
Contro una Roma che ha cercato di aggredire alto (54.63m il baricentro medio giallorosso sul possesso avversario, 7.67 il dato relativo al PPDA) con una pressione uomo contro uomo, la Lazio ha cercato di uscire sfruttando l’uomo libero, vale a dire Reina.

Il no.1 laziale è stato abile con i piedi, tanto sul corto quanto sul lungo, registrando il dato più alto fra i giocatori in campo in termini di passaggi chiave secondo il modello Sics (7).
Proprio attraverso Reina la squadra di Inzaghi cominciava la fase di costruzione col portiere che andava a superare la prima pressione romanista giocando verticalmente o anche esternamente su Marušić.
Lazzari
Un altro dei fattori chiave che hanno contribuito a determinare la netta affermazione biancoceleste è stato certamente dato dalla prestazione di Lazzari.
L’esterno laziale è andato infatti a giocare nello spazio compreso fra Spinazzola e Ibañez. Il difensore spagnolo (fino ad oggi uno dei migliori giocatori della sua squadra in stagione) veniva così spesso a dover abbandonare la marcatura di Milinković-Savić per scalare esternamente ad affrontare l’ex spallino.

Il duello si è nettamente risolto a favore del giocatore di Inzaghi, che ha costantemente messo in difficoltà Ibañez.
Fase difensiva
Il non possesso biancoceleste è stato particolarmente efficace. Con la Roma abituata a giocare fra le linee con i suoi due trequartisti, Inzaghi ha pensato bene di chiudere le due linee di difesa e centrocampo (21.97m la lunghezza media laziale con la Roma in fase offensiva), rendendo di fatto la zona di rifinitura inaccessibile ai giallorossi.
Il veloce gol di Immobile (dopo appena tredici minuti di gioco) ha permesso alla Lazio di giocare nella propria comfort zone (baricentro basso a 42.62m in non possesso, possibilità di risalire il campo verticalmente) senza subire il palleggio della squadra di Fonseca (59% di possesso palla).
I numeri
Alla fine il successo della Lazio è stato meritato. Osservando i numeri notiamo come la Lazio abbia tirato di più della Roma (9 conclusioni nello specchio contro una sola da parte dei giallorossi), con una percentuale realizzativa di ben il 33%.
Detto questo, se guardiamo a IPO ed expected goals, la produzione offensiva biancoceleste non è stata particolarmente alto. In termini di xG il dato è stato di appena 0.96.
A pesare quindi sono state soprattutto la capacità degli avanti laziali di trasformare in gol reali le occasioni avute e l’abilità con la quale la Lazio è riuscita a depotenziare la fase offensiva giallorossa, ridotta a soltanto 0.64 xG.