Analisi tattica

La prima volta

La Juve di Pirlo ha emesso i suoi primi vagiti durante la partita amichevole disputata a Vinovo contro il Novara. Dal punto di vista tattico è stata l’occasione per provare a intravedere che direzione la squadra bianconera stia intraprendendo sotto la guida dell’ex centrocampista della nazionale.

La Juventus ha affrontato la compagine novarese (partecipante al campionato di serie C) schierandosi con un sistema base 4-4-2 con Danilo e Alex Sandro esterni bassi e con Ramsey ala sinistra. A centrocampo la coppia di interni era formata da Rabiot e McKennie con Ronaldo e Kulusevski in avanti.

Le due linee da quattro della Juve in fase difensiva.

In fase di possesso la Juventus era estremamente fluida, andando a formare sul campo un 3-4-2-1 con Danilo che stringeva accanto a Bonucci e Chiellini e con Alex Sandro che andava a garantire ampiezza a sinistra mentre Ramsey si alzava per comporre con Kulusevski e Ronaldo il tridente offensivo.

In pratica i bianconeri hanno proposto una costruzione 3+2 con gli altri cinque giocatori pronti ad invadere l’ultimo terzo avversario. Sostanzialmente, è l’atteggiamento utilizzato dalla nazionale di Roberto Mancini, il cui trait d’union con la squadra di Pirlo è costituito dalla presenza nello staff bianconero di Antonio Gagliardi, ex match analyst dell’Italia e ora collaboratore del tecnico juventino.

Un approccio piuttosto nuovo per il calcio italiano, utilizzato da tempo da diverse squadre a livello europeo e che permette anche di avere molti invasori pronti ad attaccare gli ultimi sedici metri.

La Juve riempie l’area con quattro giocatori in situazione di palla esterna.

In questo contesto è stato interessante notare anche il lavoro di Alex Sandro a sinistra e di Cuadrado sulla fascia opposta. Entrambi gli esterni, più che assumere una posizione ibrida fra costruttori e invasori tendevano invece ad alzarsi subito (lasciando appunto la costruzione al blocco 3+2 costituito dai difensori e dai due centrocampisti centrali) garantendo una presenza simmetrica in ampiezza al possesso della squadra bianconera.

Con Ramsey, Ronaldo e Kulusevski in posizione più centrale, la Juve si trovava così ad occupare tutti e cinque i corridoi verticali del campo.

I cinque giocatori che hanno riempito i corridoi verticali del campo nel primo tempo della sfida col Novara.

Accanto alla fase di possesso, sotto osservazione era anche quella difensiva, al di là del valore dell’avversario di turno. In questo senso, la Juventus ha mostrato la volontà (già sperimentata nella scorsa stagione) di cercare di difendere in avanti, pressando alto sul primo possesso avversario e cercando l’immediata riaggressione a palla persa, secondo quanto espresso dallo stesso Pirlo nelle recenti conferenze stampa.

La squadra campione d’Italia ha mostrato buona attitudine nel cercare di mettere in pratica queste richieste del proprio allenatore, anche se non sempre questo è avvenuto con efficacia. Infatti, in alcune sporadiche occasioni il Novara è riuscito a superare la prima pressione bianconera, col risultato di esporre la compagine di Pirlo a pericolose transizioni.

Nel video montato con VideoMatch di Sics vediamo un paio di situazioni potenzialmente pericolose sofferte dalla Juve in transizione.

Questa è stata una delle problematiche riscontrate nello scorso torneo quando la Juventus, per la prima volta da tempo, ha provato proprio ad attuare una fase di non possesso proattiva.

Resta quindi da vedere come la squadra reagirà di fronte ad avversari in grado di ribaltare con più frequenza e meglio il campo, così come sarà interessante osservare come il primo possesso juventino gestirà situazioni nelle quali la squadra rivale andrà a provare una pressione avanzata.

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