Anche contro la Juventus prima della classe l’Atalanta ha mostrato la bontà della sua fase offensiva. Approfittando delle difficoltà incontrate dai bianconeri nella prima pressione, i bergamaschi sono riusciti a risalire efficacemente il campo, a consolidare il possesso (53%) e ad abbassare la Juve quando quest’ultima si è trovata in fase difensiva (45.93m il baricentro medio bianconero sul possesso atalantino).
Elemento importante nella fase offensiva dei nerazzurri è il lavoro svolto dai tre difensori centrali, in particolare dei braccetti della difesa a tre. Infatti, in fase di possesso questi braccetti vanno a formare con i quinti, il mediano e l’attaccante di parte, quei quadrilateri attraverso i quali si sviluppa la fase offensiva bergamasca.
Contro la squadra di Sarri, Djimsiti e Tolói hanno agito molto in alto, spesso in funzione di esterni pronti a giocare palla in avanti e ad aggredire la profondità. Sia il difensore albanese (72) che quello brasiliano (55) hanno giocato molti palloni risultando determinanti per consentire all’Atalanta di trovare l’uomo libero che consentisse ai nerazzurri di continuare a muovere palla in avanti, in particolare a sinistra dove agiva appunto Djimsiti.
Il posizionamento estremamente alto e largo tenuto da Djimsiti contro la Juve.
Non a caso il 27enne zurighese ha registrato il maggior numero di passaggi chiave (8) fra tutti i giocatori scesi in campo.
Nel montaggio fatto con VideoMatch di Sics vediamo alcuni dei passaggi chiave effettuati da Tolói e Djimsiti nella partita di Torino.
L’utilizzo dei difensori per consentire alla squadra di avanzare non è certo una novità nel gioco di Gasperini tanto è vero che, se guardiamo ai numeri relativi dei centrali bergamaschi in questo campionato, notiamo come Tolói risulti ad oggi il tredicesimo giocatore della massima serie per numero totale di passaggi chiave con un dato di 133 (per dare dei paragoni, il Papu Gómez è terzo con 188, Bonucci quarto con 186). Djimsiti (66) e Palomino (43) hanno anch’essi contribuito ai 1207 passaggi chiave complessivi prodotti dall’Atalanta, terza squadra della Serie A in questa classifica dietro solo a Napoli (1387) e Juventus (1253).
Nel filmato VideoMatch di Sics mostriamo alcuni passaggi chiave effettuati dai braccetti atalantini dalla ripresa del campinato.
Tuttavia quest’anno si è visti ulteriori progressi nell’applicazione di questo tipo di approccio. Infatti, se andiamo ad analizzare il lavoro dei giocatori arretrati dell’Atalanta vediamo come in questo campionato sia cresciuto il numero dei passaggi brevi (inferiori ai 4.5m) provati.
Prendono in esame i tre difensori atalantini che hanno giocato di più nel torneo in corso, vale a dire proprio Djimsiti, Palomino e Tolói, vediamo come (rispetto allo scorso campionato) il numero dei loro passaggi brevi p/90 sia cresciuto rispettivamente di 0.72 (da 0.60 a 1.32), 0.26 (da 0.84 a 1.10) e 0.15 (da 1.34 a 1.49).
Ad aumentare è stata anche la percentuale di passaggi riusciti: +5.4% per l’ex Benevento, +7.1% per l’argentino e +5.8% per Tolói.
Questi dati confermano l’idea di Gasperini di utilizzare i tre centrali e, in particolare, i braccetti, non solo con la funzione di riciclare il possesso e far continuare la fase offensiva della squadra ma anche come strumenti per risalire il campo attraverso passaggi chiave, conduzioni e anche, come detto, con inserimenti in avanti.