Uno degli acquisti che più ha fatto rumore in questo calciomercato dell’era Covid-19 è stato quello di Achraf Hakimi, passato dal Real Madrid all’Inter. Che tipo di giocatore hanno acquistato i nerazzurri?
In prestito al Borussia Dortmund, quest’anno l’esterno marocchino ha agito come esterno destro di centrocampo nel 3-4-3 di Lucien Favre. Insieme a Raphaël Guerreiro (che si muove sulla corsia opposta) Hakimi ha svolto il ruolo di quinto, pronto ad attaccare in possesso ma anche a retrocedere per aiutare i tre centrali in fase difensiva.
Hakimi esterno di centrocampo nel meccanismo predisposto quest’anno da Lucien Favre.
La scorsa stagione, quando il Dortmund partiva col 4-2-3-1 come sistema base, Favre ha utilizzato Hakimi essenzialmente come esterno basso di sinistra, nonostante le lacune difensive del 21enne giocatore nativo di Madrid.
Con la maglia del BVB, l’ex Real gioca in un calcio di posizione, con i gialloneri che ricorrono spesso ad un 3-2-5 in fase offensiva. Infatti, con Guerreiro e Hakimi che spingono sulle corsie, Hazard e Sancho vengono dentro per occupare i rispettivi mezzi spazi, a ridosso dell’attaccante centrale.
All’Inter, Hakimi avrà la possibilità di svolgere funzione di quinto con compiti offensive nel 3-5-2/3-4-1-2 di Antonio Conte, anche se all’interno di un calcio diverso da quello praticato in Germania. Potendo giocare su entrambe le fasce, Hakimi si candida a togliere il posto da titolare ai vari Asamoah, Candreva o Ashley Young.
Nel montaggio fatto con VideoMatch di Sics ricordiamo i due gol segnati in Champions League dallo stesso a Hakimi in questa stagione contro l’Inter.
La posizione di esterno è particolarmente importante nel sistema tattico predisposto da Conte. Infatti, indipendentemente dal fatto che l’allenatore nerazzurro schieri un trequarti (Eriksen) o meno, l’Inter imposta la sua fase offensiva su una costruzione bassa incentrata sui tre difensori centrali, il portiere e Brozovic.
Una volta superata la prima pressione avversaria, l’idea è quella di muovere palla esternamente, con i due laterali che hanno il compito di aiutare la squadra a risalire il campo palla al piede o attraverso la ricerca di una linea di passaggio per Lautaro Martínez e Romelu Lukaku che superi velocemente la linea del centrocampo avversario.
Nel filmato costruito con VideoMatch di Sics vediamo un’azione tipica dell’Inter per risalire il campo, con la mezzala (Agoumé) che libera la linea di passaggio fra esterno (Candreva) e attaccanti.
Sia in transizione che in fase di attacco posizionale ai sui esterni Conte chiede di allungarsi in avanti per garantire l’occupazione dell’ampiezza. Questo è il motivo per il quale spesso, attaccando contro squadre che difendono basse, l’Inter si dispone in una sorta di 3-3-4 con i laterali di centrocampo in punta, allineati con i due attaccanti.
Nel report di Sics l‘analisi dei passaggi prodotti dai giocatori nerazzurri finora.
Qualche problema Hakimi lo potrebbe incontrare per adattarsi alla fase difensiva interista. Il non possesso nerazzurro è infatti estremamente organizzato, con Conte che chiede a difensori e centrocampisti di abbassarsi velocemente sotto palla nel caso in cui non sia riuscita l’azione di riaggressione in zone più avanzate di campo. Questo non sempre accade nelle transizioni che il Dortmund di Favre subisce.
Una situazione di fase difensiva del 3-4-1-2 di Conte.
Se guardiamo poi al numero di volte in cui Hakimi è stato superato in dribbling (1.49 p/90), vediamo che questo dato è superiore a quello di Asamoah (1.27, anche se ha giocato appena 8 partite in campionato quest’anno), Moses (1.25 su 7 presenze), Candreva (1.01) e Biraghi (0.84). Fra gli esterni interisti soltanto Ashley Young presenta una statistica peggiore del marocchino (1.53).
La grafica creata da Gabriele Gatti del podcast @Il_TerzoUomo riporta le azioni di pressing p/90 dei giocatori dell’Inter in questo campionato. Hakimi sarà chiamato a dare il suo contributo anche in queste situazioni.
Chiaramente questi dati vanno contestualizzati nella squadra e nel campionato in cui gioca il nuovo acquisto nerazzurro gioca attualmente. Tuttavia, già da quanto evidenziato si può provare a immagine Hakimi come un upgrade offensivo per l’Inter di Conte ma anche come un giocatore che dovrà lavorare per assecondare in fase di non possesso le richieste del suo nuovo allenatore.