Uno degli allenatori più apprezzati della sua categoria (nonché meritevole di opportunità di lavoro su altri palcoscenici) Gaetano Auteri si conferma come uno dei tecnici più all’avanguardia nel nostro calcio.
Anche il suo Catanzaro 2019/20 è infatti perfettamente riconoscibile come squadra di 58enne nativo di Floridia, a partire dal sistema usato, quel 3-4-2-1 che, appunto, è marchio di fabbrica del tecnico siciliano.
La disposizione iniziale della squadra catanzarese.
Durante questo campionato l’ex allenatore di (fra le altre) Avellino, Crotone e Nocerina è stato a due riprese sulla panchina delle Aquile: la prima fino ad ottobre 2019, quando venne esonerato dopo aver raccolto sedici punti nelle prime dieci partite, la seconda da gennaio 2020 fino all’interruzione del campionato, richiamato dopo la gestione Grassadonia.
Allenamento del Catanzaro di Auteri, gentilmente fornito da @semino14.
Dal punto di vista tattico, in fase di possesso il 3-4-2-1 dei calabresi è molto fluido e adatta i propri movimenti offensivi al contesto. La fase di costruzione bassa è elaborata con i 3 difensori centrali che lavorano con il portiere per favorire una uscita pulita da dietro. I quinti tendono a posizionarsi sulla linea laterale in modo da garantire la maggior ampiezza possibile alla squadra giallorossa. Da questa posizione possono partecipare attivamente alla fase di costruzione delle Aquile, offrendo linee di passaggi dirette al portiere e ai tre difensori e proponendosi come strumenti per far risalire la squadra. La costruzione quindi è una 5+2, perché i mediani di centrocampo sono pronti ad abbassarsi (quasi schiacciati sulla linea difensiva), proprio per agevolare l’inizio della manovra calabrese.
Il primo possesso ha anche lo scopo di attirare centralmente la pressione avversaria col risultato di liberare le linee di passaggio per gli esterni e, allo stesso tempo, rendere possibili tracce interne verso la zona di rifinitura, da occupare con i movimenti degli attaccanti laterali. Una volta superata la prima linea di pressione avversaria la squadra giallorossa attacca velocemente verso il secondo campo, se necessario anche attraverso la palla lunga dall’esterno basso ad uno dei tre riferimenti offensivi. In questa fase di risalita sono fondamentali le catene esterne.
La fase di costruzione del Catanzaro nel video realizzato con VideoMatch di @sicssport.
A livello più avanzato di campo gli attaccanti laterali garantiscono quindi, come detto, l’occupazione centrale della zona di rifinitura, in particolare dei mezzi spazi, con gli esterni di centrocampo che invece forniscono ampiezza.
In alcune situazioni queste coppie di giocatori (esterno alto, esterno di centrocampo) possono combinare in corsia laterale per sfruttare la sovrapposizione.
Alcune combinazioni esterne della compagine di Auteri nel video di @sicssport.
In fase di non possesso, generalmente il Catanzaro di Auteri effettua una pressione ultra-offensiva a partire dai tre riferimenti offensivi, allo scopo di ingolfare la costruzione avversaria.
Nel caso in cui i giallorossi siano costretti a difendere nella propria metà campo, la squadra si dispone con una sorta di 5-4-1, cercando di chiudere i corridoi centrali. In queste situazioni la compagine calabrese ha mostrato alcune lacune nel difendere l’area su cross e traversoni avversari. Difficoltà difensive che il Catanzaro mostra anche in situazione di palla inattiva a sfavore.
Con VideoMatch, due situazioni su palla inattiva relative alla partita Catanzaro – Bari dove i giallorossi hanno ancora una volta mostrato problemi a difendere.
Da quando Auteri è tornato sulla panchina calabrese, il Catanzaro ha racimolato undici punti in otto partite, frutto di tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Un bottino che ha permesso all’undici catanzarese di trovarsi al settimo posto in classifica al momento della sospensione del torneo.