Il sorteggio degli ottavi di Europa League ha regalato una sfida interessante accoppiando l’Inter di Antonio Conte agli spagnoli del Getafe.
La squadra di José Bordalás esprime al meglio l’idea di calcio che l’allenatore di Alicante ha installato nel club situato nell’area metropolitana di Madrid. Un calcio spesso definito come troppo difensivo, peccato mortale nella Spagna calcistica. Eppure, nonostante le critiche ricevute, aspetti del modello di gioco di Bordalás sono riscontrabili in altre squadre come l’Athletic Bilbao, l’Espanyol o l’Eibar.
Dal punto di vista tattico, Bordalás predilige il 4-4-2 come sistema base. L’interpretazione è diretta: una statistica uscita qualche tempo fa su Marca faceva notare come il Barça fosse la squadra lider de La Liga con 15.893 passaggi effettuati, oltre novemila in più di quelli effettuati dal Getafe (6.783). La squadra è ultima in campionato per media passaggi (215) e seconda per palle lunghe a partita (80).
In fase difensiva la squadra di Bordalás effettua un pressing alto (prima per PPDA con un dato di 7.36), cercando di conquistare palla più vicino possibile alla porta avversaria. Non a caso, la linea difensiva media del Getafe è fra le più alte nel campionato spagnolo e la compagine madrilena è anche fra le prime per quanto riguarda la capacità di mantenersi compatta (in lunghezza e larghezza).
Il 4-4-2 aggressivo in non possesso del Getafe di Bordalás.
Questa aggressività si traduce nel dato dei falli commessi, che vede il Getafe al primo posto per media a incontro (18.9). Spesso questi falli sono tattici, con l’obiettivo di spezzare il ritmo degli avversari. (come si è visto bene nella sfida di andata con l’Ajax per i sedicesimi di finale di Europa League).
In pratica, Los Azulones rinunciano al possesso (44.6% di media) preferendo dettare il contesto attraverso un’occupazione aggressiva degli spazi, volto a ridurre tempo e spazio di giocata agli avversari. In sostanza, un cholismo adelantato.
All’intero di questo costrutto tattico un elemento chiave è costituito da una difesa moderna, improntata ad un controllo dell’uomo nella zona. Una interpretazione che finora funziona, tanto è vero che attualmente il Getafe è la sesta difesa de La Liga per quanto riguarda gli xGA (28.30).
Una volta conquistata palla, la fase offensiva della squadra di Bordalás si dipana attraverso la ricerca immediata dell’ultimo terzo di campo, attraverso conduzioni veloci, palloni a scavalcare la linea difensiva avversaria o mediante la ricerca delle seconde palle. In quest’ultimo sviluppo è di fondamentale importanza la presenza in attacco di un giocatore come Jorge Molina (189cm), abile nel gioco aereo. Proprio per favorire questo tipo di approccio, il Getafe cerca di accumulare un buon numero di giocatori nella zona verso cui viene direzionato il lancio. I movimenti offensivi fra i due attaccanti sono combinati e spesso ci sono interscambi fra una punta e gli esterni.
La squadra di Bordalás è molto pericolosa sui calci piazzati: già 7 le reti segnate su corner in Liga.
La costruzione è diretta e la formazione di una linea a tre in possesso, con l’accentramento di un esterno basso, serve più che altro per garantire le marcature preventive. La rifinitura avviene prevalentemente tramite cross e traversoni (20 di media a partita) o con passaggi provenienti comunque dalle corsie laterali.
Una situazione di cross, con due giocatori in area e due pronti a rimorchio.
Per proporre questo modello di gioco è necessario avere un’ottima condizione fisica. E infatti i giocatori del Getafe sono arrivati ad accumulare anche fra i 35 e i 40 km durante il microciclo settimanale.