Vittorioso al Franchi (3-4) alla prima giornata contro la Fiorentina e sconfitto con lo stesso punteggio nel big match contro la Juve della seconda di campionato, il Napoli ha già dato l’idea del tipo di calcio che Ancelotti vuole proporre. Infatti, proseguendo lungo la linea già evidenziata nello scorso torneo, gli azzurri si sono schierati a Firenze con un 4-4-1-1 estremamente fluido che, in fase di possesso palla, vedeva Di Lorenzo abbastanza vicino ai centrali Koulibaly e Manolas, con Allan e Insigne ad occupare a diverse altezze il mezzo spazio sinistro, con Zielinski a centrocampo e Fabian Ruiz più avanzato a ridosso di Mertens mentre Callejon dava come al solito ampiezza a destra. Contro i bianconeri, sempre in fase di possesso, i partenopei hanno ripetuto lo stesso schieramento.
La pass map del Napoli a Firenze.
Questa appena descritta è però soltanto una delle variabili a disposizione di Ancelotti. Il tecnico emiliano infatti ha la possibilità di modificare la disposizione offensiva della squadra in funzione degli avversari e del momento della gara.
Tutte le variabili sembrano avere in comune la volontà del tecnico partenopeo di avere almeno due riferimenti arretrati più due centrocampisti in grado di riciclare e dare fluidità al possesso della squadra partenopea.
Più avanti, il Napoli cerca di occupare tutti e cinque i corridoi verticali con l’attaccante centrale, un giocatore almeno in ogni half-space e due esterni larghi a re ampiezza.
All’interno di questo contesto tattico troviamo poi calati i giocatori, alcuni dei quali sono in grado di ricoprire più posizioni, dando così ulteriori sfaccettature al sistema fluido della compagine azzurra.
A questo proposito, sarà interessante notare come potrebbe ulteriormente modificarsi la fase offensiva napoletana con in campo Llorente e Lozano. Per quanto riguarda l’ex Tottenham, si tratta di un giocatore che aggiunge ulteriore fisicità al comparto delle punte avanzate che già ha in dotazione Milik, giocatore sul quale Ancelotti non sembra però fare molto affidamento. Inoltre, la presenza in campo dello spagnolo può consentire alla squadra di Ancelotti di superare la prima pressione avversaria attraverso palle lunghe che possono essere spizzate o addomesticate dall’attaccante spagnolo.
A proposito invece di Lozano, il messicano sembra avere le caratteristiche adatte per inserirsi all’interno di un sistema fluido come quello previsto da Ancelotti. Veloce, il talento messicano è ambidestro e abile a giocare su entrambe le fasce, cosa che lo rende in grado di ricoprire tutte le posizioni nell’attacco del Napoli. Il primo impatto col calcio italiano è stato eccellente.
Entrato nella ripresa della sfida con la Juventus, al posto di un evanescente Insigne, il messicano è stato inserito nel mezzo spazio destro, con Zielinski in quello opposto mentre Fabian Ruiz era già stato posizionato all’incirca a metà del primo tempo.
E proprio l’ex Psv, sfruttando un errore di lettura della situazione da parte di De Ligt (che di fatto rompe la linea difensiva facendosi trovare più avanti rispetto a Bonucci e alla traiettoria di passaggio verso Lozano).
Il gol di Lozano contro la Juve.
Detto questo, i meccanismi offensivi e difensivi, com’è logico che sia a questo punto della stagione, devono ancora essere oliati. Contro la Fiorentina ad esempio, il Napoli ha sofferto in costruzione nei primi venti minuti di partita così come ha lasciato a desiderare in situazione di transizione negativa.
Nel primo caso, il pressing dei viola ha finito per soffocare il primo possesso napoletano, creando così non pochi problemi ad una squadra che punta al controllo del pallone come mezzo per manipolare il sistema difensivo avversario.
Per quanto concerne invece le transizioni difensive, in queste situazioni il Napoli ha concesso diverse situazioni favorevoli alla Fiorentina, col risultato di contribuire al dato finale di xG dei viola (1.94).
Nella partita di Torino, addirittura, i partenopei sono stati messi sotto sul piano del gioco per tutto il primo tempo, non riuscendo né a difendere né a creare: al quarantacinquesimo il dato understat.com parlava di 1.71 xG concessi e 0.15 prodotti.
In totale, la squadra che può schierare una coppia difensiva formata da Manolas e Koulibaly ha concesso 7 gol, 3.72 in più rispetto ai 3.28 xG (modello wyscout) nelle prime due partite del campionato.
Il rapporto fra gol e xG concessi in Serie A finora, nel grafico di @CalcioDatato.
Di contro, sempre secondo i dati wyscout, il Napoli risulta essere la squadra che in serie A ha maggiormente overperformato in termini di rapporto fra gol realizzati e gol attesi con un dato di 7 reti segnate a fronte di 3.44 xG. In pratica, un andamento da squadra di Zdenek Zeman…
Il rapporto fra gol segnati e xG generati, nel grafico di @CalcioDatato.
Quale sarà l’annata del Napoli e se la squadra partenopea risulterà alla fine in grado di contrastare la Juve ed un Inter in ascesa, resta da vedere. Il primo scontro diretto, al di là della rimonta sfiorata nella ripresa, ci ha detto che gli azzurri sono ancora indietro e che Allan da solo non basta a coprire le spalle ai giocatori più offensivi. In questo senso, l’arretramento di Fabian Ruiz in mediana nel secondo tempo di Torino ha migliorato le cose e potrebbe aver tracciato una linea per il futuro. Di certo, la fluidità sposata da Ancelotti rende gli azzurri una delle compagini più interessanti da seguire nel corso di questo campionato.