La cavalcata vincente del Psg in questa prima parte di Ligue 1 si è interrotta domenica scorsa grazie al Bordeaux, che ha imposto ai parigini il pareggio (2-2) al termine di una gara ben condotta tatticamente e non priva di polemiche arbitrali.
Certo, l’undici di Tuchel ha avuto diverse occasioni per segnare la terza rete, specialmente nel secondo tempo e ha colpito anche due legni con Di Maria. In più, Tuchel ha scelto una formazione con molto turno over dove Choupo-Moting ha sostituito Cavani, tenuto a riposo dopo le fatiche dell’ultimo periodo.
Ma il pareggio degli uomini allenati dal brasiliano Ricardo (e che hanno in panchina come tecnico ufficiale Éric Bedouet per motivi di patentino) non hanno rubato nulla. Anzi, hanno mostrato alle altre compagini del campionato francese una possibile via per fermare la corazzata Psg, comunque destinata a trionfare al termine del campionato.
Sotto gli occhi di Joe DaGrosa e dello stato maggiore americano della GACP, nuovi proprietari del club, i girondini sono stati disciplinati tatticamente nel loro 4-4-2, tanto da limitare a 1.24 expected goals (xG) un attacco che aveva fino ad allora registrato un dato di 32.46 gol attesi (22.29 in situazioni di gioco aperto) vale a dire una media di 2.4 a partita.
Gli expected goals secondo il modello di @BetweenThePosts.
I tiri totali del Psg sono stati appena nove e soltanto due di questi sono stati indirizzati nello specchio della porta.
Per fare questo il Bordeaux ha messo in campo una buona intensità in fase di non possesso palla, cercando di mantenere alta la linea difensiva per non farsi schiacciare dal palleggio degli uomini di Tuchel e preoccupandosi di occupare il centro e i mezzi spazi per chiudere al Psg le linee di passaggio in queste zone di campo.
La linea difensiva alta della squadra di Bedouet.
Detto questo, nelle occasioni in cui ‘les bordelais’ entravano in controllo della sfera, la loro azione offensiva cercava di innescare il più velocemente possibile i riferimenti offensivi Briand, Karamoh e Kamano con il francese naturalizzato senegalese Younousse Sankharé a supporto.
La pass map del Bordeaux.
Il dato relativo ai passaggi lunghi effettuati (49) conferma questo tipo di approccio tattico.
L’azione verticale del gol di Briand.
Se confrontiamo l’esiguo possesso palla avuto dalla squadra di casa (36%) con il numero di tiri totali (18), tiri in porta (4) e xG prodotte (0.93), notiamo come alla fine la fase offensiva del Bordeaux sia stata per certi versi più interessante di quella dei parigini. La pericolosità offensiva dei padroni di casa è stata quindi elevata se rapportata proprio al limitato tempo di possesso.
Alla fine, il Bordeaux riesce a fermare una grande del campionato, impresa già riuscita in precedenza col Lilla (1-0) e contro il Lione (1-1). Pur non in presenza di un Psg trascendentale va comunque rimarcata la prova dei girondini che hanno scelto di non parcheggiare il bus davanti alla porta difesa da Costil ma di proporre invece un atteggiamento sì difensivo ma più coraggioso.
Questi li ha esposti alle transizioni del Psg (come in occasione del gol di Mbappé) ma ha comunque permesso loro di non soccombere. Vedremo se altre squadre decideranno di affrontare la squadra di Tuchel seguiranno la via tracciata in questa giornata di campionato da un Bordeaux proattivo e non remissivo.
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