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Come sta andando la stagione di Donnarumma?

Il Derby della Madonnina si è concluso all’ultimo secondo grazie ad una rete di Icardi che ha sfruttato un errore collettivo della fase difensiva del Milan e, in particolare, una uscita a vuoto del proprio portiere. Alla debacle nella stracittadina ha fatto seguito la prestazione offerta dai rossoneri col Betis, forse la peggiore dall’inizio dell’era Gattuso.

L’errore in uscita di Donnarumma sul gol di Icardi.

La squadra attraversa un momento difficile, i nuovi non si sono inseriti ancora bene, Higuain resta isolato in avanti…a queste problematiche si aggiunge poi il mancato apporto di alcuni giocatori che dovrebbero invece rappresentare dei punti fermi del Milan. Fra questi è da annoverare appunto Gigio Donnarumma.

Quella che si è aperta lo scorso agosto non è stata, finora, una stagione facile per il portiere del Milan, che ha alternato buone cose ad altre che lo sono state decisamente meno. In pratica, l’idea è che il no.1 milanista non sia progredito quanto ci si attendeva dal momento del suo debutto sotto la gestione di Sinisa Mihajlovic.

Al momento del suo esordio nella massima serie una parte di media e addetti ai lavori avevano pronosticato per Donnarumma un futuro alla Buffon, forti anche del parallelismo fra la giovane età d’esordio del rossonero (16 anni e 8 mesi) e quella dell’attuale portiere del Psg, avvenuta a 17 anni e 9 mesi al Tardini quando il futuro campione del mondo 2006 vestiva la maglia del Parma.

Tuttavia, mentre Buffon si è progressivamente evoluto nel suo processo di maturazione tecnica, toccando il vertice alla Juventus sotto la guida di Claudio Filippi, la crescita di Donnarumma sembra aver incontrato un plateau.

Anche per questo in estate il Milan ha deciso di cambiare il preparatore dei portieri del nazionale azzurro, sostituendo Alfredo Magni (che aveva cresciuto Donnarumma) con Valerio Fiori, ex portiere della Lazio e già all’opera come tecnico a Milanello fra il 2008 ed il 2016.

Questo tentativo di aiutare il portiere a superare la fase di stasi nella quale si trova non ha finora prodotto gli effetti desiderati. Donnarumma è continuato a migliorare nel gioco con i piedi, diventando sempre più un elemento fondamentale nella fase di costruzione rossonera, a maggior ragione quest’anno in cui il Milan si è privato di Bonucci. Ma, a questo progresso palla a terra, non è corrisposto un uguale miglioramento nelle fasi proprie di un portiere.

Donnarumma continua ad avere difficoltà nella presa (in verità problematica comune a molti estremi difensori di ultima generazione), preferendo spesso respingere il pallone anche quando potrebbe bloccarlo.

Un esempio che vede Donnarumma scegliere di respingere un pallone che avrebbe invece potuto bloccare.

Soprattutto, il no.1 del Milan ha dimostrato di non essersi totalmente evoluto per quanto riguarda la lettura delle traiettorie aeree. Il gol subito nel derby ne è una chiara dimostrazione. Al di là degli errori commessi dal resto della squadra, fattasi trovare lunga con la conseguenza di costringere Rodríguez ad un’uscita in avanti per contrastare Candreva (alla quale hanno fatto seguito tutta una serie di altre situazioni tattiche che hanno finto con l’avvantaggiare Icardi e che potete trovar descritte all’interno della trasmissione Tatticismi), Donnarumma ha ancora una volta peccato nella lettura di una traiettoria aerea come quella del cross di Vecino.

Un errore tecnico come quelli che, nello scorso maggio, hanno contribuito alla sconfitta del Milan nella finale di coppa Italia contro la Juventus.

Analizzando poi i dati troviamo altri spunti interessanti di discussione. Infatti, dal punto di vista statistico il Milan subisce una media di 12.1 tiri a partita. Per quanto riguarda quelli indirizzati verso lo specchio della porta, la percentuale di parate di Donnarumma è dell’84.6%

Se però guardiamo alle statistiche avanzate vediamo come i rossoneri abbiano concesso 11 reti a fronte di un dato di 8.79 in termini di expected goals against (xGA). Il dato preso in esame riguarda gli xG contro in generale, non nello specchio della porta. Tuttavia, resta comunque un indicatore interessante che indica come Donnarumma abbia subito 2.21 reti in più di quelle attese.

In sostanza, Donnarumma sta disputando una stagione al di sotto delle attese. Nel gioco con i piedi il no.1 del Milan sta migliorando ma non si sono ancora notati quei progressi in termini di parate e di sicurezza nelle uscite che Donnarumma avrebbe dovuto mostrare. Certo, la giovane età gioca a suo favore e questo è un fattore da tenere in considerazione.

Infine, per quanto riguarda l’ipotesi di sostituire Donnarumma con Reina, soluzione ventilata da più parti, va detto che probabilmente il portiere spagnolo migliorerebbe la fase di costruzione della squadra di Gattuso ma che non è comunque stato esente da errori in passato, dovuti ad una tecnica di parata non impeccabile.

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