Il 10 settembre scorso, parlando a RMC, Thomas Tuchel aveva dichiarato di ‹‹non essere soddisfatto al 100% del mercato›› del Psg. E le pecche del mercato estivo dei parigini sono state evidenziate all’esordio in Champions League, con la sconfitta (3-2-) subita ad Anfield.
Il primo e più pressante problema che la società di Nasser Al-Khelaïfi non è riuscito a risolvere è quello relativo alla posizione di sentinelle, cioè del giocatore chiamato a posizionarsi davanti alla difesa.
Contro il Liverpool, squalificato Verratti (comunque non completamente a suo agio nella posizione di vertice basso), il tecnico tedesco ha schierato il brasiliano Marquinhos, un difensore, da no.6, affiancato da Rabiot (a destra) e da Di Maria (a sinistra).
Il 4-3-3 di partenza era fluido trasformandosi in un 3-2-4-1 in possesso con Marquinhos che in fase di impostazione si abbassava fra i centrali Thiago Silva e Kimpembe mentre i terzini Meunier e Bernat si alzavano per garantire ampiezza.
La salida lavolpiana del Psg con Marquinhos in mezzo ai due centrali.
Tuttavia, sia il belga che lo spagnolo finivano per giocare troppo alti, impedendo al Psg di effettuare una agevole fase di costruzione bassa, con i difensori centrali e Marquinhos lasciati a subire il pressing dei tre attaccanti della squadra di Klopp.
La grafica de L’Equipe che mostra la differenza fra l’apporto offensivo offerto dagli esterni dei Reds e quello invece prodotto da Meunier e Bernat.
Il sistema di pressione del Liverpool era così agevolato con i centrocampisti centrali Wijnaldum, Henderson e Milner che non avevano problemi ad occuparsi di Rabiot e Di Maria mentre Mané, Sturridge e Salah chiudevano le linee di passaggio nei mezzi spazi e nella zona centrale del campo.
Ma, al di là degli aspetti tattici, la partita di Anfield ha confermato come i francesi non siano stati in grado di trovare qualcuno in grado di raccogliere la pesante eredita lasciata dal ritiro di Thiago Motta. Tuchel avrebbe voluto De Jong ma né il direttore sportivo Henrique né il coordinatore Maxwell si sono mai veramente interessati all’olandese. Con Kanté incedibile, Tuchel si è quindi trovato a dover improvvisare. Ecco allora spiegato l’esperimento fatto con Marquinhos in questa prima parte di stagione. Il brasiliano ha provato a calarsi nella parte ma i suoi limiti attuali sono emersi proprio nella partita col Liverpool: il 24enne ex Roma ha mostrato precisione nei passaggi ma non è praticamente mai riuscito a dare velocità alla manovra dei francesi.
Un’alternativa possibile per Tuchel è quella rappresentata da Rabiot, che sembra avere caratteristiche tecniche più adatte a ricoprire la posizione. Ma Rabiot non fornisce una garanzia totale di successo in quel ruolo, dove ha giocato anche nella famosa partita persa per 6-1 col Barcellona. Inoltre, il nazionale transalpino ha più volte dichiarato di non voler giocare davanti alla difesa. Con l’opzione Lassana Diarra che non sembra essere presa seriamente in considerazione, l’unica soluzione plausibile al momento è quella che vedrebbe un passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1 come schema base, con l’utilizzo del doppio pivot costituito da Rabiot in coppia con Verratti. Anche questa idea non rappresenta però una certezza e Tuchel avrebbe bisogno di tempo per sperimentarla.
Detto questo, il Psg visto all’opera con i Reds ha presentato altre problematiche che hanno evidenziato come sia ancora lunga la strada che Tuchel dovrà percorrere per poter installare il proprio juego de posición, a cominciare dal contributo offerto dai tre attaccanti. Infatti, sia Neymar che Mbappé e Cavani sono risultati praticamente assenti in fase di non possesso palla, col risultato che il Psg si è trovato a difendere con un numero ridotto di giocatori dietro alla linea della palla.
Il gol di Sturridge: Neymar non aiuta lascinado il Liverpool a giocare un facile due contro uno che permette il cross di Alexander-Arnold. Dall’altra parte anche Mbappé è pigro su Robertson che può liberamente effettuare un assist vincente.
Inoltre, con la squadra francese che difendeva così bassa, i parigini non soltanto hanno avuto difficoltà a superare il contro-pressing del Liverpool ma hanno anche avuto difficoltà a servire i tre riferimenti offensivi. Non a caso, Mbappé (33) e Cavani (20) sono stati i giocatori del Psg ad aver toccato meno palloni insieme al portiere Areola (29).
È poi del tutto mancato il gioco associative fra i tre, con Cavani che ha tenuto la posizione media più bassa ma è risultato essere i meno coinvolto nella fase offensiva della squadra.
La passing map di @11tegen che evidenzia la distanza di Mbappé dal resto della squadra e lo scarso coinvolgimento offensivo di Cavani.
Le cose sono andate un po’ meglio quando, nel finale, Tuchel ha tolto Di Maria e Cavani per far posto a Choupo-Moting e Draxler. Il Psg è passato ad un 4-4-2 con Rabiot e Marquinhos in mezzo al campo e con Neymar e Draxler esterni. E, infatti, la squadra di Tuchel ha raggiunto il pareggio con Mbappé, rete poi vanificata dal definitivo 3-2 messo a segno da Firmino.
Ma il momentaneo pareggio dei parigini è sembrato più il frutto di un calo di tensione dei Reds che il risultato di un netto miglioramento della prestazione della squadra. Se il progetto Psg è quello di arrivare a vincere la Champions League, il lavoro che Tuchel è chiamato a fare dal punto di vista tattico si prospetta profondo, al di là dei mancati interventi sul mercato del club.