La carriera di un giocatore può subire un brusco stop per molte ragioni, da un infortunio ad un’annata storta, da problemi nell’ambientamento a rapporti difficili col proprio allenatore. Per i calciatori sudcoreani, un ulteriore elemento di preoccupazione è legato allo svolgimento del servizio militare.
Con la Guerra di Corea del 1950-53 finita con un armistizio, le due Coree rimangono tecnicamente in stato di guerra. Così, tutti i Sudcoreani abili alle armi devono prestare almeno ventuno mesi di servizio in un periodo della loro vita compreso fra i diciotto ed i trentacinque anni di età.
Tutti abbiamo visto le lacrime versate da Son Heung-min al termine della seconda giornata del mondiale quando, a seguito della sconfitta contro il Messico, la Corea del Sud si è trovata fuori dalla competizione. Quelle lacrime non esprimevano soltanto la frustrazione per l’avvenuta eliminazione ma anche la consapevolezza che quella del mondiale era stata un’occasione persa dall’attaccante del Tottenham per evitare la coscrizione.
L’esenzione dal servizio militare obbligatorio è garantita in Corea del Sud per meriti sportivi a coloro che riescono ad ottenere un risultato di prestigio per la nazione. È quello che accadde ad esempio agli uomini della nazionale di Guus Hiddink per il superamento della fase a gironi ai mondiali di Giappone e Corea del Sud del 2002. Questo è il motivo per il quale Park Ji-sung ha potuto tranquillamente disputare la sua carriera a livello internazionale senza doversi preoccupare del militare.
Ad oggi, il successo sulla Germania, che ha eliminato i tedeschi campioni del mondo in carica durante la fase a gironi dell’ultimo mondiale, non è stata considerata condizione sufficiente per esentare quei giocatori che hanno preso parte al mondiale russo dal prestare servizio sotto le armi.
A Son Heung-min e ai compagni che ancora sono sotto questa spada di Damocle resta un’altra possibilità, cioè quella offerta dall’allenatore dell’U-23, Kim Hak-bom, con le convocazioni per i giochi asiatici del 2018 che partiranno in Indonesia il prossimo 14 agosto. Son Heung-min è stato incluso nella lista come fuori quota. Non essendo i giochi asiatici un torneo ufficiale FIFA, il Tottenham avrebbe potuto riservarsi la decisione di non liberare Son Heung-min, anche se il club ha fato sapere che il giocatore giocherà la partita d’esordio della Premier League, contro il Newcastle, per poi raggiungere il sudest asiatico.
Un appuntamento essenziale quello dei giochi asiatici per Son Heung-min: infatti se il 26enne attaccante non partecipasse alla competizione o se non ottenesse un buon risultato, sarebbe poi costretto a tornare in patria per servire sotto le armi. Il periodo di servizio militare in Corea del Sud per Son Heung-min dovrebbe partire nel 2020.
Certamente, i calciatori coreani costretti alla leva non devono prestare servizio come gli altri cittadini del Paese. Il periodo di leva, per loro, si svolge giocando nella K-League per la squadra dell’esercito, il Sangju Sangmu. Questo significa però un drastico abbassamento del loro salario, soprattutto per chi è abituato ai ben più remunerativi contratti dei club europei. Inoltre, nel caso di Son Heung-min, questa situazione comporterebbe la fine del periodo di coscrizione a 30 anni quando, dopo un paio di stagioni nel campionato nazionale, i treni per tornare ai livelli attuali potrebbero essere già passati.
Teoricamente, Son Heung-min potrebbe rimandare ulteriormente il servizio militare, sperando di ottenere l’esenzione con un successo in altre competizioni (tipo ai giochi olimpici di Tokyo 2020) ma in quel caso, se non dovesse ottenere il risultato necessario, rischierebbe non soltanto di fare il militare ma anche di doverlo fare come un cittadino comune e non con le agevolazioni previste per un atleta (questo perché le squadre militari coreane non accettano giocatori che abbiano più di ventisette anni d’età).
Nel 2011, quando si trasferì all’Arsenal, Park Chu-young cercò di utilizzare il permesso di soggiorno ottenuto durante il precedente periodo trascorso giocando in Francia nel Monaco per posticipare il servizio militare di dieci anni. Questo attirò su Park Chu-young l’accusa di essere anti-patriottico e il giocatore fu costretto a tornare a Seul per scusarsi pubblicamente anche dopo che ormai era riuscito ad evitare l’impegno con le forze armate coreane grazie ad una esenzione per meriti sportivi, ottenuta con la conquista della medaglia di bronzo alle olimpiadi di Londra del 2012.
Ma, ovviamente, ci sono stati casi di atleti famosi anche fuori del calcio. Nel 2010 Choo Shin-soo, outfielder nella MLB allora con i con i Cleveland Indians, arrivato ai 28 anni, si trovava nella situazione di dover interrompere la carriera per tornare in patria a svolgere il servizio militare. Gli Indians gli suggerirono di fare domanda per la cittadinanza americana. Tutto però si risolse dopo che Choo Shin-soo ottenne l’esenzione per meriti sportivi dopo aver vinto la medaglia d’oro nel baseball con la nazionale coreana ai giochi asiatici di quell’anno.
Per Son Heung-min è stato quindi importante che Tottenham e Korea Football Association abbiano raggiunto un accordo che consente al giocatore degli Spurs di prendere parte ai giochi di quest’anno. Anche due promesse come Hwang Hee-chan (Red Bull Salisburgo) e Lee Seung-woo (Hellas Verona) si trovano nella stessa situazione del giocatore degli Spurs.