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Si salvi chi può…

Con Benevento e Verona già retrocesse, il campionato deve dare l’ultimo verdetto in merito a quale squadra accompagnerà campani e veneti in Serie B. A due giornate dalla fine, con cinque squadre comprese nello spazio di due punti, ogni momento potrebbe essere quello buono per sancire la retrocessione o la salvezza.

Fra le squadre che appaiono sfavorite dal pronostico c’è certamente il Cagliari. Per i sardi a preoccupare non è soltanto il calendario, con Fiorentina e Atalanta (entrambe in lotta per un posto in Europa League) da dover affrontare negli ultimi 180 minuti di gioco, ma anche la recente crisi in termini di risultati: la squadra di Diego López ha racimolato appena quattro punti nelle ultime otto giornate.

Da un punto di vista tattico López ha schierato i rossoblù prevalentemente col 5-3-2/5-3-1-1 mentre contro la Roma, nell’ultima partita, ha optato per un aggressivo 4-3-1-2. Nonostante la buona prestazione fornita, contro i giallorossi l’attacco sardo è rimasto ancora all’asciutto, confermando quelle difficoltà in fase offensiva che fanno degli uomini di López la terzultima squadra della massima serie sia in termini di gol segnati (31) che di tiri in porta prodotti a partita (3.1).

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Gli xG di understat.com certificano, nonostante la sconfitta, una miglior produzione offensiva del Cagliari rispetto alla Roma.

Il Cagliari cerca la verticalizzazione verso Pavoletti come prima opzione, allo scopo di attaccare immediatamente la profondità o di giocare sulle seconde palle con trequartista e interni di centrocampo. Lo stesso Pavoletti agisce non solo come punto di riferimento offensivo del gioco dei sardi ma anche come terminale ultimo nella fase di finalizzazione. Si tratta di un giocatore che cerca spesso la soluzione personale come evidenziato dagli 0 assist prodotti per i compagni.

Contro una Fiorentina che Stefano Pioli ha recentemente rinnovato all’insegna di un gioco meno frenetico e più palleggiato, López dovrà scegliere se far assumere alla sua squadra un atteggiamento attendista o più aggressivo come mostrato in occasione della partita contro la Roma.

Altra squadra in lotta per non retrocedere è l’Udinese che, a causa della serie negativa di undici sconfitte consecutive, ha dilapidato un vantaggio di sedici punti sulla zona retrocessione. L’arrivo di Igor Tudor al posto dell’esonerato Massimo Oddo non ha per ora inciso particolarmente su una squadra che ha ottenuto un punto contro il Benevento in trasferta prima di venire travolta in casa dall’Inter. Proprio contro i nerazzurri l’allenatore croato ha cercato di proporre qualcosa di diverso da quanto mostrato fino ad allora dai bianconeri, vale a dire una squadra più aggressiva. Tuttavia, il pressing ultra-offensivo provato dai friulani è stato sbagliato nell’esecuzione, col risultato di lasciare ampi spazi sfruttati dagli uomini di Luciano Spalletti. Errori individuali hanno poi contribuito a determinare il risultato finale di 0-4.

In queste due ultime partite che restano, contro due squadre che non hanno più niente da dire (Verona e Bologna) Tudor dovrà dimostrare di aver sistemato gli errori difensivi (compresi quelli sui calci piazzati) e di essere riuscito a trovare qualche soluzione offensiva in più rispetto alla palla in verticale verso Lasagna.

Contro l’Inter, l’Udinese ha subito l’ennesimo gol su palla inattiva.

Una partita complicata attende anche il Crotone che sotto la guida di Walter Zenga ha abbandonato quel gioco fatto di difesa bassa e rapide ripartenze praticato l’anno scorso con Davide Nicola per affidarsi ad una manovra più palleggiata tramite le catene esterne. Non sarà facile avere la meglio su una Lazio in corsa per un posto Champions ma l’organizzazione tattica e lo stato di forma di alcuni giocatori come Simy e Trotta potrebbero aiutare i calabresi a conservare un posto in Serie A.

Spal e Chievo sembrano in questo momento le squadre nelle condizioni migliori. La squadra di Leonardo Semplici fa visita al Torino puntando sul gioco che l’ha tenuta in corsa finora, vale a dire quello basato su una fase di costruzione bassa volto a superare la prima linea di pressione avversaria per poi attaccare in campo aperto, sfruttando soprattutto le fasce esterne. Fondamentale nel gioco di Semplici è l’apporto di Lazzari, in dubbio fino all’ultimo. In caso di sua assenza, la Spal non dispone di una vera alternativa nel ruolo, con l’allenatore toscano che potrebbe a quel punto dirottare all’esterno un centrocampista centrale come Schiavon.

Per quanto riguarda il Chievo, la cura D’Anna ha sortito un immediato effetto con i tre punti conquistati contro il Crotone alla prima dell’ex tecnico della Primavera sulla panchina clivense. Il piano tattico del 46enne neo allenatore gialloblù prevede l’utilizzo di Giaccherini e Birsa a piedi invertiti, pronti a trasformare il 4-3-3 in una sorta di 4-3-2-1. Il ritorno di Lucas Castro aumenta l’imprevedibilità della squadra e dà al Chievo la possibilità di sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti a sostegno della manovra offensiva mentre la presenza di Nicola Rigoni davanti alla difesa, al posto dello squalificato Radovanovic, toglie qualcosa in fase difensiva ma garantisce comunque geometrie e palleggio.

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