Il modello di gioco dell’FCU Craiova 1948 di Giovanni Costantino

Published by

on

Da quando, lo scorso ottobre, ha preso le redini del FCU Craiova (uno dei club che si contendono l’eredità della fu Universitatea) Giovanni Costantino è riuscito a raddrizzare una barca che stava pericolosamente scivolando verso una quasi certa retrocessione.

Del giovane (trentanove anni) tecnico messinese ci eravamo già occupati l’anno scorso, quando era alla guida del Casarano in Serie D. Nonostante la stagione si sia per lui conclusa presto con un esonero, la proposta di gioco in terra pugliese aveva fatto vedere la contemporaneità delle idee di Costantino.

In questa stagione, dopo un inizio nella seconda divisione cipriota con l’Agia Napa, l’ex assistente nella nazionale ungherese ha avuto l’opportunità di misurarsi nella SuperLiga, massimo campionato della Romania e torneo fra quelli mediaticamente più importanti dell’Est Europa.

Dopo aver raccolto la squadra all’undicesimo posto (13 punti conquistati nelle prime 12 partite) Costantino è riuscito ad imprimere una svolta che, nelle ultime uscite, ha portato l’FCU a registrare quattro vittorie a fronte di un’unica sconfitta.

In totale sotto il tecnico italiano la squadra rumena ha disputato 9 partite di campionato, totalizzando 14 punti e risalendo fino al nono posto.

Tutto questo mettendo in mostra un impianto di gioco misto, che unisce una fase difensiva ancorata su una linea arretrata organizzata in funzione della palla ad una di possesso dove i giocatori, attraverso rotazioni e movimenti, vanno ad occupare determinati spazi.

Proprio la fase difensiva era un problema sotto la precedente gestione tecnica, con l’FCU che aveva subito 23 gol subiti in 12 incontri (peggior difesa del torneo). Da quando è arrivato Costantino invece la situazione è migliorata, con 10 reti incassate in 9 partite.

Se consideriamo anche la partita di coppa (vittoria 2-0 contro l’FCSB) la formazione di Craiova ha infilato quattro clean sheet consecutivi. Nel video seguente, montato con VideoMatch di Sics, vediamo un esempio di come sia organizzato il movimento della linea arretrata.

La fase offensiva come detto cerca di utilizzare il possesso (55.3% la media) per disordinare il blocco difensivo rivale e per andare poi ad attaccarlo in modo diverso a seconda della sua struttura.

Una situazione di attacco dell’FCU Craiova contro un blocco basso. SI notano la ricerca di legami associativi in zona palla e l’utilizzo dei giocatori in base alle funzioni necessarie (il terzino Negru, ad esempio, agisce in mezzo al campo).

Nel montaggio di seguito vediamo proprio una lunga serie di passaggi preparatori all’affondo che ha poi generato la prima rete della squadra di Costantino contro il Sepsi.

All’interno di questo contesto così strutturato, alcuni giocatori si stanno mettendo maggiormente in evidenza. Fra questi va sicuramente menzionato l’esterno offensivo Sekou Sidibe. Il giocatore ivoriano è cresciuto nelle giovanili del Psv ed è arrivato in Romania nel 2021. Forte nell’uno contro uno, il numero 51 dell’FCU è l’elemento al quale la squadra si appoggia quando è necessario creare superiorità numerica.

Sul suo lato (destro) del campo opera anche il ventiquattrenne Radu Negru, terzino che gioca nel club di Craiova dal 2018. Altri nomi da segnalare sono poi quelli di Vladislav Blănuță (ventunenne attaccante moldavo già transitato per Pescara), il trequartista argentino Juan Bauza e il mediano belga Benjamin Van Durmen.

Giocata tipica della squadra di Costantino: sovrapposizione interna del laterale basso.

È ancora presto per dire con certezza se Costantino sarà in grado di portare l’FCU fra le prime sei che si disputeranno le posizioni che contano nella post-season o se, più verosimilmente, dovrà accontentarsi di condurre in porto la salvezza nella poule che vedrà impegnate le altre dieci classificate della stagione regolare.

Di certo sarà interessante continuare ad osservare un altro giovane tecnico italiano che, con Francesco Farioli (Nizza) e Alessandro Vittorio Formisano (Perugia) è impegnato a confermare come anche alle nostre latitudini possano nascere allenatori di livello senza un passato da calciatore professionista alle spalle.

Sostieni La Gabbia

La Gabbia è un progetto senza editori alle spalle. Nonostante ciò continua la sua opera divulgativa offrendo contenuti gratuiti per tutti. Se vuoi sostenerne l’impegno e aiutare a sopportare i costi di mantenimento del sito, puoi farlo tramite PayPal.

2,00 €

Lascia un commento