Ad essere indovini non si sbaglia mai. Dato che non lo siamo, tutto quanto viene scritto di seguito può essere spazzato via dal campo, unica e vera corte di Cassazione del calcio.
Fatta questa doverosa premessa e in attesa della conclusione di un mercato lunghissimo (quando finirà si saranno già giocate quattro partite di campionato, col paradosso che un allenatore potrebbe ritrovarsi esonerato mentre il successore potrebbe vedersi affidata una squadra stravolta) fra le squadre che si stanno muovendo meglio, in questa alba della sessione estiva, c’è la Roma.
Al di là dell’innesto di Mehmet Çelik, a destare particolare curiosità è la composizione della mediana giallorossa. Nemanja Matić è un giocatore che porta in dote esperienza, presenza fisica e quantità.
Il serbo garantisce sulla carta quella protezione alla linea mediana che irrobustisce ulteriormente la fase difensiva giallorossa. Alla notevole forza fisica, il 33enne ex Manchester United assomma una grande capacità nelle letture difensive, che lo porta a coprire bene le linee di passaggio.
Con la Roma che tende a difendere con un blocco medio che punta proprio sulla copertura di queste linee, Matić va ad incastrarsi perfettamente nell’architrave tattico predisposto da José Mourinho.
Accanto al serbo i rumors di mercato accreditano come possibile l’arrivo di Davide Frattesi. Il centrocampista in forza al Sassuolo avrebbe già dato il suo assenso al trasferimento nella capitale e le due società sembrano essersi avvicinate per quanto riguarda la distanza fra domanda e l’offerta.
Se tutto dovesse finire per i meglio e l’acquisto del nazionale azzurro dovesse andare in porto, Mourinho si ritroverebbe quindi a poter schierare una mediana a due composta da un mediano difensivo come Matić (una versione 2.0 del Marcel Desailly del Milan) e da un box-to-box raider come Frattesi.

Numericamente l’italiano sarebbe il sostituto di Henrikh Mkhitaryan ma con caratteristiche diverse. Mentre infatti l’armeno (sapientemente trasformato in secondo pivot da Mourinho) era giocatore di regia nel costrutto romanista, Frattesi come detto è più un assaltatore, un elemento cioè in grado di garantire alla squadra una risalita rapida e verticale del campo nonché un elemento in grado di invadere zona di rifinitura e ultimi sedici metri avversari.
Nello scorso torneo, il 22enne nativo proprio di Roma è risultato essere il 27° giocatore fra i cinque campionati più importanti d’Europa per quanto riguarda il dato totale di expected threat (xT) con 1.95. Questo a conferma delle sue capacità di realizzare quelle risalite del campo che si sono rivelate fondamentali lo scorso anno per una squadra che faceva fatica a pressare in alto e che invece si è trovata maggiormente a proprio agio quando è riuscita a creare un ampio campo da attaccare alle spalle della linea di difesa rivale.
Qualora si concretizzasse questa acquisizione, Mourinho sarebbe in grado (con tutti i giocatori a disposizione) di utilizzare Bryan Cristante nella metà campo offensiva.
Da quando è arrivato a Roma, infatti, l’ex atalantino ha subito un progressivo allontanamento dalla porta avversaria, dovuto a problemi di costruzione della rosa nelle gestioni precedenti l’arrivo di Tiago Pinto. Le difficoltà dei giallorossi nel costruire da dietro avevano infatti costretto Paulo Fonseca ad arretrare Cristante sulla linea dei difensori. Questo aveva migliorato la prima costruzione della squadra andando però a discapito della solidità difensiva, non essendo Cristante un difensore.
L’azzurro infatti ha dato il suo meglio negli anni di Bergamo venendo utilizzato da incursore, da giocatore che, partendo qualche metro avanti o indietro, veniva comunque impiegato comunque nella metà campo offensiva.
La mediana ipotetica formata da Matić e Frattesi potrebbe quindi riportare Cristante sulla trequarti come alternativa o appaiato a Pellegrini in un sistema col doppio no.10.
Qualora poi il 27enen campione d’Europa dovesse essere riposizionato a centrocampo accanto all’ex United, in Matić troverebbe quel frangiflutti di cui sopra che gli consentirebbe di addentrarsi con minori preoccupazioni nella zona di rifinitura.
Indipendentemente dal verificarsi o meno dell’ipotesi Frattesi, la sensazione sembra quella di un club che si sta muovendo con lungimiranza, assecondando il progetto di ricostruzione del suo direttore sportivo e la strategia tattica del suo allenatore.
(dati soccerment)

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