Il più giovane manager della Premier League comincia la stagione alla guida della squadra della quale è stato una bandiera, senza giocatori del calibro di Eden Hazard e David Luiz e impossibilitato a rinforzarsi a causa del blocco del mercato. In questa situazione, Franck Lampard esordisce a Stamford Bridge contro lo United alla guida di un Chelsea reduce da un campionato chiuso a 26 di distanza dal City.
Cosa aspettarsi dai Blues nel passaggio da Maurizio Sarri a Lampard? Il 41enne neotecnico ha dichiarato di voler costruire una squadra in grado di giocare un calcio più verticale e diretto rispetto a quello prodotto l’anno scorso sotto la guida dell’attuale allenatore della Juve.
Infatti, con Sarri, il Chelsea è risultata essere la terza compagine (al pari del Tottenham ma dietro City e Newcastle) in termini di direct speed, il dato che misura quanto velocemente una squadra muove il pallone in verticale, con una velocità di 1.47 metri/secondo. Se aggiungiamo a questo dato quello del tempo di sequenza, cioè del tempo medio di durata di una azione offensiva, che ha visto i Blues secondi (13.29) dietro solo alla squadra di Guardiola (15.12), possiamo capire quanto paziente sia stata la fase di possesso del Chelsea nella scorsa stagione.
Il grafico Opta che presenta lo stile di gioco delle squadre della scorsa Premier.
Fin dalle prime amichevoli, Lampard ha confermato la volontà di cambiare questo approccio, cercando di sfruttare le qualità di attacco alla profondità dei vari Callum Hudson‑Odoi e Christian Pulisic. La costruzione bassa non è più lenta e controllata come accadeva con Sarri e non passa più obbligatoriamente per i piedi di Jorginho. La verticalizzazione più o meno diretta è ora un’opzione percorribile.
All’interno di questo tipo di approccio fatto di un minor numero di passaggi per azione, il 4-3-3 di partenza diventa fluido con i centrocampisti che possono ruotare le proprie posizioni dando vita ad una mediana con due interni più bassi (anche non allineati) ed un vertice avanzato.
Un’immagine della fase di possesso del Chelsea nell’amichevole disputata col Borussia Monchengladbach, con Jorginho in mezzo ai due difensori centrali e Kovacic più alto.
D’altra parte, la stessa disposizione iniziale del Derby di Lampard, nello scorso Championship, era flessibile: i rams si sono schierati col 4-3-3, col 4-2-3-1 e anche col 4-3-1-2. La costante era la presenza di un centrocampista più offensivo in grado di giocare a ridosso degli attaccanti e magari attaccare la profondità.
Durante questa preseason, come notato da J.J. Bull del The Telegraph, questa immediata ricercar della verticalità, unita al posizionamento alto e largo dei terzini, ha spesso esposto il Chelsea al pericolo di allungarsi. Le spaziature non corrette hanno aperto la strada a transizioni avversarie che hanno finito per creare non poche difficoltà alla squadra.
Sempre dalla partita col Borussia Monchengladbach: il Chelsea, dopo aver perso palla, subisce l’efficace transizione dei tedeschi.
Sarà quindi necessario che Lampard trovi il modo di risolvere questa problematica, altrimenti le squadre rivali potrebbero sfruttare le difficoltà dei Blues nel rimanere corti impostando la gara proprio sulla ricerca di rapidi contropiedi.
Un’altra difficoltà che Lampard potrebbe incontrare riguarda la fase offensiva. La scorsa stagione il Chelsea è risultato essere il quarto attacco della Premier sia in termini di reti realizzate (46) che di gol attesi (44.66 xG) in situazioni di open play.
Tuttavia quest’anno, come detto, i Blues dovranno fare a meno di Hazard, autore di 16 gol e 13 assist. Il difficile compito di sostituire il belga spetterà a Willian, Pedro e al già citato Pulisic. Inoltre, ci sono dei dubbi su Tammy Abraham, Olivier Giroud e Michy Batshuayi, cioè le opzioni a disposizione di Lampard per la posizione di centravanti.
Grafica Opta relativa ad assist e xA di Hazard.
Così, come sempre accade quando si cambia molto, a cominciare dalla guida tecnica, ci sono delle incognite che andranno risolte. Resta da vedere quanto sarà paziente Roman Abramovich nel caso in cui la transizione da Sarri a Lampard richieda più tempo del previsto.