Nella giornata in cui il Napoli esce battuto a Marassi subendo un gol in ripartenza da situazione di calcio d’angolo a favore, l’Udinese sceglie di fare idealmente compagnia alla squadra di Carlo Ancelotti andando a subire la rete che decide le sorti della partita contro la Fiorentina con le stesse modalità.
Il gol vittoria di Marco Benassi oltre che essere esemplificativo della ricerca costante della verticalità, tipica della squadra di Pioli, viene confezionato a seguito degli errori commessi in fase difensiva dai friulani.
L’azione del gol viola.
Sul ribaltamento di fronte da parte di Federico Chiesa la squadra di Julio Velázquez è ben posizionata, trovandosi ad arretrare in superiorità numerica per difendere la profondità. Darwin Machis, l’uomo che si trova di fronte Chiesa in prima battuta, decide di non fermare l’esterno viola con un fallo tattico, scegliendo invece di accompagnarlo con un’azione ritardatrice.
Tuttavia, arrivato Chiesa sulla trequarti difensiva dell’Udinese, il no.13 bianconero si trova ad una distanza tale dal giocatore della Fiorentina da non avere il tempo di uscire in contrasto, coprendo la palla, sul nazionale azzurro, con la conseguenza di lasciare a quest’ultimo tempo e spazio sufficienti per servire in profondità l’accorrente Benassi.
I quattro giocatori della squadra di Velázquez che si trovano più vicini alla porta di Scuffet risultano poi mal posizionati: la linea che vanno a formare è spezzata con i primi due difendenti che si fanno prendere d’infilata da Benassi mentre Kevin Lasagna non riesce a chiudere sul centrocampista della Fiorentina.
Un fermo immagine dell’azione vincente della Fiorentina che mostra la distanza fra Machis e Chiesa, la linea friulana spezzata ed il cattivo posizionamento del corpo di Lasagna.
L’errore che ha permesso alla Fiorentina di conquistare i tre punti ha mandato all’aria il piano gara di Velázquez, che si era presentato al Franchi col chiaro intento di strappare almeno un punto. In questo senso, dal punto di vista difensivo, l’Udinese ha giocato una buona gara, tenendo le linee strette, accorciando in zona palla e aggredendo sempre il portatore di palla avversario, soprattutto con Valon Behrami.
La partita di Behrami nelle statistiche SofaScore.
I problemi per i bianconeri sono sorti in fase di possesso palla. In particolare, la squadra del tecnico spagnolo non è riuscita a sfruttare al meglio le transizioni positive, sprecando i contropiedi potenziali o effettivi avuti a disposizione.
Uno dei tanti contropiedi non sfruttati dall’Udinese: Lasagna scarica su De Paul che non riesce ad effettuare il passaggio di ritorno sulla corsa in profondità dell’attaccante.
I dati relativi alle occasioni potenziali avute dalle due squadre evidenziano la maggior pericolosità dell’attacco viola confermando alla fine il risultato finale anche se all’Udinese resta il rammarico di aver perso un punto a causa di una distrazione su una situazione di gioco che andava gestita sicuramente meglio.
I dati relativi agli expected goals (xG) secondo il modello understat.com.
Quando ancora perdurava la situazione di parità, Velázquez ha cercato di cambiare l’inerzia dell’incontro utilizzando un approccio tipico degli allenatori iberici, vale a dire inserendo altri giocatori d’attacco per migliorare una fase offensiva affidata inizialmente a Rodrigo De Paul che agiva da no.10 a supporto dell’unica punta Lasagna, con l’appoggio dell’argentino Ignacio Pussetto come ala destra.
Così, nel secondo tempo, Velázquez ha dapprima inserito il polacco Lukasz Teodorczyk come centravanti, spostando Lasagna a sinistra (giocando di fatto con quattro riferimenti offensivi) e, successivamente (una volta andato in svantaggio), ha mandato in campo anche Marco D’Alessandro in sostituzione di Behrami.
Nessuna delle sostituzioni ha però sortito l’effetto sperato: lo spostamento in fascia laterale di Lasagna e l’inserimento di Teodorczyk non hanno migliorato il contropiede friulano mentre l’ingresso di D’Alessandro e quello del brasiliano Felipe Vizeu nei minuti finali non sono riusciti a consentire all’Udinese di pareggiare l’incontro.
Alla fine, i bianconeri sono dunque usciti battuti da una compagine di livello superiore come la Fiorentina al termine di una partita che lascia l’amaro in bocca per quanto mostrato dagli ospiti, almeno a livello difensivo. Di certo, per vincere l’Udinese dovrà fare qualcosa di più in fase offensiva, magari partendo dalla prestazione offerta nei primi quarantacinque minuti della gara contro la Sampdoria.
Contro i viola i friulani hanno comunque mostrato una certa capacità di adattamento al contesto tattico della partita, un aspetto che sembra fondamentale nell’idea di calcio del loro allenatore.