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L’uomo d’area Diabaté

Il tentativo appariva disperato e, probabilmente, finirà col non dare gli esiti attesi. Tuttavia, non si può negare come la società guidata dal presidente Vigorito abbia provato in tutti i modi ad evitare col mercato di gennaio una retrocessione che sulla carta appariva già scritta.

Così, nella finestra invernale dei trasferimenti, il Benevento ha acquistato tutta una serie di giocatori più pronti rispetto a quelli presenti in rosa al momento di affrontare, la scorsa estate, la prima, storica stagione del club sannita nella massima serie. Soprattutto, questi calciatori si sono dimostrati, al di là dei risultati, più adatti a mettere in pratica il tipo di calcio predicato dall’allenatore Roberto De Zerbi, vale a dire un gioco posizionale, fondato sul controllo della partita tramite il possesso palla, con una fase di costruzione bassa piuttosto elaborata volta a superare la prima linea di pressione e a disordinare il sistema difensivo avversario.

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Diabaté segna la sua prima rete in serie A. Anche L’Équipe prende nota.

Questa lista di nuovi arrivi comprendeva giocatori dal passato importante come l’ex Tottenham Sandro e Bacary Sagna, difensore con esperienze in club quali Arsenal e Manchester City.

Accanto a questi c’erano però alcuni nomi per lo più sconosciuti al grande calcio e, fra questi, quello che maggiormente ha impressionato finora è stato certamente quello di Cheick Tidiane Diabaté.

Ex attaccante di Bordeaux e Metz in Ligue 1 l’attaccante maliano, pur non essendo più giovanissimo (è infatti nato nel 1988) arriva a Benevento in prestito dai turchi dell’Osmanlıspor, squadra nella quale aveva collezionato appena otto presenze in stagione.

Dopo un ovvio periodo iniziale di assestamento al nuovo ambiente e al gioco di De Zerbi e dopo aver riacquisito una decente forma atletica, Diabaté ha via via aumentato il suo minutaggio con i sanniti e la sua presenza in campo si è fatta notare. Infatti, dopo aver segnato il gol decisivo col Crotone che ha dato al Benevento la prima vittoria (3-2) in serie A della storia del club, il 30enne attaccante si è ripetuto segnando una doppietta nella partita vinta 3-0 sul Verona e, soprattutto, contro la Juventus nell’incontro perso per 2-4 dai beneventani.

Il primo gol di Diabaté nella prima, storica vittoria del Benevento in serie A.

E proprio le performances sciorinate contro gialloblù e bianconeri hanno messo in mostra le qualità di Cheick, a cominciare da quelle fisiche (è alto 194 cm per 98 chili di peso) che gli consentono di prendere facilmente posizione nell’area avversaria per finire poi con un certo feeling con la porta avversaria mostrato negli ultimi sedici metri di campo, come confermano anche le statistiche relative agli expected goals (xG) del maliano (3.38), inferiori rispetto alle reti fin qui effettivamente realizzate (5).

E proprio le reti segnate finora da Diabaté confermano la sua pericolosità negli ultimi sedici metri. La doppietta contro il Verona è arrivata grazie ad un poderoso stacco aereo in situazione da calcio d’angolo cui ha fatto seguito una rete segnata raccogliendo un passaggio dalla destra al termine di una classica azione manovrata della squadra di De Zerbi.

La prima doppietta del maliano, contro il Verona. Diabaté prima segna di testa con un grande stacco e poi raddoppia raccogliendo un assist di Brignola.

I due gol segnati alla Juventus, che hanno fatto di Diabaté un uomo copertina, sembrano fatti in fotocopia rispetto a quelli realizzati col Verona. Nell’occasione del primo gol Cheick si libera con una giravolta della marcatura di Rugani, sfilandoli alle spalle dove poi anticiperà Alex Sandro infilando la porta di Szczęsny.

Szczęsny respinge il tiro di Đuričić, la palla arriva a Guilherme sul cui cross né Rugani né ALex Sandro riescono a intervenire. Chi sbuca alle loro spalle? Diabaté.

La sua seconda personale realizzazione arriva poi con un colpo di testa, ancora su azione da calcio d’angolo, nel quale l’attaccante maliano effettua un altro movimento degno di nota, liberandosi della marcatura di Benatia.

Su calcio d’angolo Diabaté guadagna spazio staccandosi da Benatia e colpendo la palla per realizzare la sua personale doppietta contro la Juve.

Due reti importanti contro la difesa della Juventus con movimenti da centravanti vero. Reti che sicuramente hanno messo in mostra le qualità di questo ragazzo, arrivato come detto in sordina nell’ultima sessione di mercato ma rivelatosi un uomo d’area di rigore in grado finora di coniugare fisicità e senso della porta.

Con la sorte dei sanniti apparentemente segnata queste ultime partite di campionato potranno servire a Diabaté per mettersi ulteriormente in vetrina e magari ottenere un trasferimento in una squadra di maggior livello.

Certamente, l’attaccante del Benevento non è più giovanissimo e non sappiamo quali possano essere i suoi margini di miglioramento. Quello che però è interessante notare è come giocatori quali Sandro, Ünder e lo stesso Diabaté stiano disputando una buona stagione e come tutti provengano da un campionato come quello turco, finora poco considerato dai direttori sportivi italiani.

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