Al netto delle recenti difficoltà e delle problematiche tattiche e di mercato la Roma di Eusebio Di Francesco è in lotta per un posto nella prossima Champions League e si è qualificata per gli ottavi di finale della competizione di quest’anno.
Un grande merito dei risultati fin qui ottenuti i romanisti lo devono alle prestazioni del loro portiere. Alisson Becker, nativo di Novo Hamburgo (Rio Grande do Sul) sta avendo nella Roma un impatto simile a quello registrato dal suo connazionale (e rivale per il posto da no.1 nella Seleção) Ederson Santana de Moraes col Manchester City di Pep Guardiola.
Dopo una stagione di apprendistato dietro a Wojciech Szczęsny il brasiliano, partito il polacco alla volta della Juventus, è diventato l’indiscusso titolare della porta giallorossa dando sicurezza ad uno dei reparti difensivi migliori dell’intera Serie A. In totale, ad oggi, Alisson ha effettuato in campionato una media di 3.1 parate a partita. A livello europeo, poi, Alisson si è mostrato fondamentale nell’aiutare la Roma a qualificarsi in un gruppo di Champions League che comprendeva anche Atletico Madrid e Chelsea e lo ha fatto risultando il miglior portiere del girone, davanti ai più conosciuti Thibaut Courtois e Jan Oblak.
Anche le statistiche avanzate hanno mostrato l’impatto di Alisson in questa stagione. Usando la metrica dei post shot xG, lo scorso dicembre Colin Trainor ha mostrato come il brasiliano si è confrontato con tiri che sarebbero dovuti risultare in 16.7 gol concessi. Invece fino al quel periodo Alisson aveva fatto passare soltanto 11 palloni. Confrontando poi i dati con quelli postati dal portiere nelle due stagioni precedenti si nota come Alisson avesse prodotto prestazioni migliori del previsto modello dei post shot xG anche negli ultimi campionati disputati con l’Internacional.
Il modello di Colin Trainor.
Il 2018 di Alisson è cominciato come era finito il 2017, vale a dire con grandi parate e ottime prestazioni. La partita pareggiata 1-1 a S.Siro contro l’Inter ne è stata una riprova: letteralmente assediato dai nerazzurri durante gli ultimi trenta minuti di gioco il portiere brasiliano ha risposto effettuando alla fine 6 parate sui 15 tiri ricevuti. I due interventi su Mauro Icardi sono stati a dir poco prodigiosi.
Alisson stoppa Icardi due volte.
L’abilità nelle uscite poi è un asset molto importante per una squadra come la Roma che tende a difendere alta, lasciando molto campo fra la propria linea difensiva e la porta difesa dal portiere brasiliano.
Ma il contributo di Alisson alla Roma non si esaurisce nel lavoro difensivo. Infatti, il portiere sudamericano è utile anche in fase di possesso palla. Con Alisson fra i pali Di Francesco dispone infatti di uno fra i portieri più precisi della massima serie per quanto concerne la distribuzione della palla sul corto e anche sul lungo raggio, come dimostrato dal rinvio dal quale è scaturito il gol di Stephan El Shaarawy contro l’Inter e dalla media di passaggi lunghi riusciti a partita (8.1).
Il lancio di Alisson dal quale è scaturito il gol di El Shaarawy contro l’Inter.
Queste qualità nel calciare la palla lontano sono essenziali quando la Roma organizza delle veloci ripartenze a seguito di una parata del suo portiere. In generale, Alisson garantisce un uomo in più nella fase di costruzione dal basso e, in caso di pressing ultra-offensivo avversario (cioè nella trequarti difensiva della Roma) l’ex Internacional ha la possibilità di sfruttare il suo calcio lungo per spostare la palla in zone più avanzate di campo, per esempio cercando direttamente Edin Dzeko, una delle soluzioni preferite dai giallorossi per superare il pressing alto avversario quando soluzioni più vicine sono chiuse. La tecnica di Alisson gli permette di effettuare passaggi accurati e, anche se il suo competitor in nazionale Ederson si fa ancora preferire in questo fondamentale, il portiere romanista ha comunque una percentuale dell’81.5% nella precisione dei passaggi.
Alcuni esempi delle qualità di Alisson nella distribuzione.
Pagato €8.5m dall’Internacional un anno fa, Alisson ha ora raggiunto una quotazione molto alta tanto che Monchi, direttore sportivo della Roma, dovrà vagliare le offerte giunte da squadre come PSG e Liverpool. Riuscirà la Roma a trattenerlo?