Al di là della partita Analisi tattica

Xabi Alonso ha rovesciato il Bayern

Alla BayArena è andato in scena lo scontro che tutta la Germania (e non solo) attendeva, vale a dire quello fra il Bayern Monaco e i padroni di casa del Bayer Leverkusen, vera sorpresa di questa edizione della Bundesliga.

Ad imporsi è stata la squadra di Xabi Alonso (3-0) che, grazie a questa vittoria, si issa a quota 55 punti in classifica, cinque in più del Bayern secondo.

La battaglia tattica è stata quindi vinta dal tecnico spagnolo. A nulla sono valsi i correttivi apportati da Thomas Tuchel nella ripresa, come il ripristino della difesa a quattro e gli inserimenti di Joshua Kimmich e Thomas Müller.

Fra l’altro Xabi Alonso ha dovuto affrontare la partita senza cinque titolari, fra i quali l’attaccante Victor Boniface (cannoniere delle aspirine con 10 reti realizzate in campionato). Per questo il basco ha schierato Amine Adli da centravanti, con Nathan Tella, Florian Wirtz e Alejandro Grimaldo a sostegno e con Jeremie Frimpong e Jonas Hofmann inizialmente in panchina.

Proprio l’ex Benfica Grimaldo è stato autore di una delle reti del Bayer, la nona stagionale per lui.

Da parte sua Tuchel doveva fare a meno di Alphonso Davies. Il tedesco optava per schierare il terzino destro Sacha Boey come quinto a sinistra, con Noussair Mazraoui sul lato opposto e con una difesa inedita formata dai tre centrali Dayot Upamecano, Eric Dier e Kim Min-Jae. 

Il tutto in un inedito 3-4-3 stagionale utilizzato primariamente per adattarsi al Bayer che per imporre il proprio gioco, come ci si aspetterebbe invece dal Bayern Monaco.

La chiave tattica che spiega il risultato finale è stata il dominio esercitato dal Bayer in non possesso e il modo con cui la squadra di Alonso ha attaccato la traballante difesa bavarese quando il Leverkusen aveva il controllo del pallone.

Per quanto riguarda il primo punto, è stato lo stesso tecnico del Bayer a darne conto durante le interviste del post partita. La sua squadra ha dettato il contesto senza palla, sapendo quando aggredire forte creando situazioni di uno contro uno e quando invece rallentare.

Dal punto di vista offensivo inoltre la manovra del Bayer ha avuto la meglio su un blocco difensivo bavarese non in grado di contrastare a velocità con la quale gli uomini di Alonso riuscivano a muovere palla, soprattutto nelle zone esterne del campo, avviando così rotazioni difficilmente assorbibili da parte degli attuali campioni di Germania.

In questo senso, la mancanza di un centravanti più classico come Boniface non soltanto non si è fatta sentire, ma ha anzi agevolato una manovra che si sviluppava tramite combinazioni corte che potevano contare anche sull’apporto di Adli.

Il fatto poi che uno dei migliori in campo sia risultato Josip Stanišić, autore della rete iniziale per il Leverkusen, aggiunge beffa al danno visto che il croato è in prestito proprio dal Bayern.

Oltre ad una linea difensiva raffazzonata (con Matthijs de Ligt in panchina) le scelte di Tuchel sono finite nel mirino di critica e tifosi anche per la decisione del tecnico di Krumbach di lasciar fuori dall’undici iniziale Joshua Kimmich, in favore di Aleksandar Pavlović.

Come riportato dai dati Sics il diciannovenne ha svolto il compitino (91% di passaggi riusciti) ma senza offrire superiorità posizionale alla sua squadra, né trasmettendo palla (solo un passaggio chiave registrato) né guadagnando campo (zero i passaggi chiave ricevuti).

In generale, per essere il Bayern l’alto possesso avuto a disposizione (61%) non si è tradotto in un numero adeguato di occasioni pericolose, come dimostra il basso dato di expected goals (xG) prodotti dai bavaresi. Di conseguenza, Harry Kane non è stato un fattore (l’inglese ha toccato soltanto due palloni in area avversaria con un solo tiro effettuato verso la porta difesa da Lukáš Hrádecký).

Alla fine della fiera il Leverkusen ha vinto meritatamente, al di là di quando dica il punteggio finale. Il Bayer con questa vittoria allunga a 31 la striscia di partite consecutive stagionali senza conoscere sconfitta.

Nubi fosche invece si addensano sulla testa di Tuchel. Le scelte iniziali (che abbiamo descritto prima) non hanno convinto e non sono risultate nemmeno efficaci. Al netto dei dubbi dell’allenatore, lasciare fuori Kimmel non ha giovato alla squadra.

A queste considerazioni vanno aggiunti poi i rilievi portati dai giocatori nel dopo partita. Anche se lo stesso Kimmich ha dichiarato che ‹‹una squadra come la nostra deve essere in grado di adattarsi ad un nuovo sistema›› e se Thomas Muller ha detto che la sconfitta non deriva dalla tattica adottata, queste critiche indirizzate verso la squadra chiamano comunque in causa Tuchel. È il tecnico infatti il primo responsabile di una prestazione opaca, per di più avvenuta nello scontro diretto.

Il tempo per recuperare c’è. Tuchel però dovrà cambiare qualcosa se vorrà recuperare il distacco dal Bayer. E dovrà anche far bene in Champions, per evitare di fare la fine del suo predecessore Julen Nagelsmann (sostituito proprio da Tuchel sulla panchina del Bayern).

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