Analisi tattica Team report

Il vento dell’Est 

Una delle avversarie dell’Atalanta nel gruppo D della prossima Europa League è il Raków Częstochowa. I polacchi rappresentano una realtà interessante, in quanto arrivano alla seconda competizione europea da campioni nazionali, eliminati dal playoff di Champions dai danesi dell’FC Copenhagen.

La compagine di Częstochowa si caratterizza per il fatto di essere guidata da un tecnico giovanissimo, quel Dawid Szwarga che è stato soprannominato il Nagelsmann polacco. Questo sia per la giovane età (Szwarga è infatti nato il 7 ottobre 1990) sia per l’assenza di un grande passato da calciatore professionista sia, infine, per il gioco propositivo che propone.

Anche l’ascesa al calcio di vertice di Szwarga è stata particolare. Nato a Jastrzębie Zdrój, figlio dell’ex calciatore Mirosław Szwarga, a ventisette anni di età Dawid lascia il calcio giocato dopo una serie di esperienze a livelli bassi. Dopo aver iniziato la carriera da allenatore, nel 2018 diventa assistente al GKS Katowice (dove ha lavorato con vari allenatori (Rafał Górak, Dariusz Dudek, Jacek Paszulewicz e Jakób Dziółka), prima di arrivare a Częstochowa.

Inizialmente in panchina al Raków c’era Marek Papszun, l’uomo che ha portato il club dalla terza divisione ai vertici del calcio polacco.

‹‹Due anni fa, Szwarga si è unito allo staff›› dice Daniel Wojtasz, tactical analyst alla scuola allenatori della Federcalcio polacca. ‹‹Già allora Szwarga era considerato un allenatore di talento che, nonostante la giovane età, divulgava le sue conoscenze alle conferenze per allenatori che organizzava. Insieme ad un gruppo di amici soprannominati Deductor [educatore], Szwarga ha inziato a parlare di innovazioni tattiche rivoluzionarie per molti››.

Il termine Deductor utilizzato da Wojtasz non è casuale. Infatti Deductor è il nome dell’azienda attraverso la quale Szwarga (insieme ad altri allenatori come Łukasz Włodarek, oggi con Dawid al Raków) si è fatto conoscere in Polonia proprio per la divulgazione di contenuti calcistici all’avanguardia. Questa azienda ha offerto anche servizi individuali, a livello di analisi, a più di cento giocatori, lavorando fra gli altri con nazionali come Kamil Wilczek e Jakub Świerczok. 

È sembrato quindi naturale a Michał Świerczewski, proprietario del Raków, affidare la panchina della squadra a Szwarga una volta sostituito Papszuna. 

‹‹Non penso che in Polonia abbiamo cattivi allenatori. Non abbiamo nulla di cui vergognarci quando pensiamo ai nuovi tecnici. Credo che questa sia la direzione che dovremmo seguire al club. E in generale, se vogliamo svilupparci, dobbiamo puntare su qualcosa di nuovo, sui giovani›› ha detto il proprietario il giorno della presentazione di Szwarga.

‹‹Dawid è un vero professionista, che dà molta importanza ai dettagli e che ha grande fiducia in se stesso›› continua Wojtasz. Lavorare sui dettagli è molto importante per il Raków. A tal proposito il club ‹‹ha lo staff più numeroso del Paese›› aggiunge Kamil Bednarski, giornalista di iGol.

Dal punto di vista tattico il Raków Częstochowa si dispone generalmente col 3-4-3, con la volontà di fare la partita e muovere palla attraverso i quadrilateri esterni formati dai terzi, i quinti e le due mezzepunte. In questo ci sono somiglianze proprio con l’Atalanta di Gasperini.

La pass network del Raków è prodotta da Playmaker AI, la piattaforma dove si torvano i dati e le visualizzazioni relative alla Ekstraklasa.

Non a caso, come dice Bednarski, la società di Częstochowa ha preso i nerazzurri ‹‹come modello sportivo e organizzativo anche prima di essere promossi nella Ekstraklasa››, il massimo campionato polacco.

Il rombo laterale gasperiniano della squadra di Szwarga in fase di possesso

‹‹Per quanto riguarda la filosofia, questa è basata sulla creazione di automatismi in diverse fasi della partita e in diversi settori del campo. La squadra punta molto su intensità e sull’organizzazione di ogni linea›› aggiunge Bednarski.

Nel contributo seguente, prodotto con VideoMatch di Sics, osserviamo una manovra d’attacco del Raków, con la risalita del campo attraverso i quadrati esterni e con i due mediani sfalsati.

‹‹Fino ad oggi è stato uno stile molto diretto›› continua Wojtasz. ‹‹Ma sotto la guida di Szwarga la squadra ha iniziato a prestare più attenzione al controllo della partita tramite il possesso››.

Questo network, sempre prodotto da Playmaker AI , si basa sugli expected threat (quei passaggi che creano maggior pericolosità)

Una delle forze della squadra è la fase di non possesso. ‹‹Il più grande vantaggio del loro modello di gioco (iniziato da Papszuna e continuato da Szwarga) è la fase difensiva. Intensa, con un pressing alto che ammazza i rivali nel campionato polacco. Sono una macchina…ognuno sa cosa fare e quando››.

‹‹Un tratto caratteristico del loro gioco difensivo è la difesa a zona. È puro gioco a zona. Il focus dei giocatori è sulla palla, lo spazio, il compagno e solo all’ultimo l’avversario. Si tratta di un approccio veramente raro nel calcio europeo››.

In Polonia il Raków è considerata la squadra migliore nel difendere l’area di rigore. Si dice che per difendere i propri ultimi sedici metri il Raków abbia diverse decine di strategie per una difesa efficace››.

Szwarga è solo l’ultimo prodotto di una scuola allenatori che lavora molto bene. ‹‹L’educazione degli allenatori è di alto livello›› afferma ancora Wojtasz. ‹‹Molti allenatori giovani lavorano già ai livelli più alti. Un altro tecnico da seguire di questa nouvelle vague è Dawid Szulczek, tecnico del Warta Poznań››.

Indipendentemente da come finirà la campagna europea del Raków, il nome di Szwarga sarà comunque da attenzionare nei prossimi anni.

pascal-meier-Eo4TLdqXZkY-unsplash

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