No, Vasco, io non ci casco

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In attesa di ulteriori banchi di prova (mercoledì c’è l’appuntamento di coppa del brasile contro l’Operário, sabato prossimo la Fluminense di Renato Gaúcho) il Club de Regatas Vasco da Gama ha già mostrato di aver assimilato le idee del suo nuovo allenatore. E questo dopo appena una settimana dall’arrivo di Fernando Diniz in sostituzione dell’esonerato Fábio Carille.

L’ex tecnico del Flu vincitore della coppa Libertadores 2023, nonché ex allenatore della Seleção, è arrivato trovando una situazione difficile. Prima dell’ultima vittoria sul Fortaleza (3-0) il Gigante da Colina era infatti reduce da nove partite senza successi.  L’ultimo era stato ottenuto a inizio aprile quando il Vasco era riuscito a superare lo Sport Recife (3-1).

Dopo quella partita, fra campionato, coppa nazionale e coppa Sudamericana il ruolino di marcia dei bianconeri aveva registrato 6 sconfitte e tre pareggi. Da qui l’avvicendamento in panchina, insieme alle critiche piovute sulla testa del presidente Pedrinho.

Quest’ultimo, ex giocatore anche del Vasco, è arrivato alla guida del club un anno fa, nel quadro dell’operazione che tolse il comando della società a 777 Partners a seguito della sentenza della corte di giustizia di Rio de Janeiro. A seguito di questa decisione, Pedrinho ha iniziato a prendere le prime decisioni nel giugno scorso, ingaggiando Felipe Jorge Loureiro come direttore tecnico e licenziando l’allenatore portoghese Álvaro Pacheco.

Al suo posto veniva promosso l’ex tecnico dell’Under 20, Rafael Paiva. Alla fine dell’anno scorso però Paiva incappava in una serie di brutti risultati, con la conseguenza di essere a sua volta esonerato. A chiudere il Brasileirão 2024 era Felipe Jorge Loureiro, passato dalla scrivania alla panchina.

Per la nuova stagione, dopo aver ricevuto diversi rifiuti (fra i quali quello di Renato Gaúcho) da parte di allenatori che non volevano mischiarsi ad una situazione caotica, Pedrinho decideva di affidare la conduzione tecnica della squadra da Fábio Carille. Il resto è storia.

Durante questi trecentosessantacinque giorni e passa al comando Pedrinho ha anche ingaggiato una serie di giocatori, non tutti però in grado di rispondere alle attese di società e tifosi. Sicuramente la stampa e la piazza sono rimaste soddisfatte dall’acquisto del portoghese Nuno Moreira. Giudizio sospeso invece su Philippe Coutinho. Da quando è tornato nel club dove è cresciuto infatti l’ex centrocampista di Inter e Liverpool ha alternato buone prove ad altre opache. La speranza della torcida è che il calcio di Diniz sappia restituire brillantezza e continuità al trentaduenne nativo di Rio de Janeiro.

Decisamente negativo invece (anche per problemi fisici) l’impatto del difensore uruguaiano ex Sassuolo Mauricio Lemos. In questa situazione scoppiettante è iniziata l’era Diniz. Le prime due uscite, come detto (prima del Fortaleza c’è stata la sconfitta contro il Lanús nella Sudamericana), hanno già evidenziato alcuni aspetti del modello di gioco del tecnico brasiliano.

Contro gli argentini il Vasco ha tenuto il pallino del gioco (54% di possesso), presentando la solita prossimità al portatore di palla da parte dei compagni.

Escadinha e altre prossimità nel gioco del Vasco di Diniz.

Guardando al posizionamento medio dei giocatori vascaínos fornito dal report di Sics si nota ad esempio la classica diagonale offensiva di matrice brasiliana, tipica del calcio di Diniz, formata dal terzino destro Paulo Henrique, dall’ala Rayan Vitor, dal centravanti Pablo Vegetti e dall’ala sinistra Nuno Moreira.

Interessante poi anche l’utilizzo in costruzione del portiere Léo Jardim (36 palloni toccati secondo Fbref).

Contro la Fortaleza, al São Januário, Diniz ha presentato la stessa struttura iniziale del suo predecessore, schierando due mediani (Tchê Tchê e Hugo Moura) a protezione di Coutinho, proponendo però sempre quelle nuove giocate tipiche del calcio del tecnico, accompagnate da una certa pressione difensiva.

Con questo tipo di atteggiamento, nonostante un possesso palla inferiore a quello avversario (48%), il Vasco ha comunque prodotto ben 7 tiri nello specchio della porta. L’impatto del nuovo allenatore è stato dunque sì emotivo, ma anche tecnico.

Un impatto del quale stanno beneficiando diversi giocatori, come l’argentino Pablo Vegetti. Grazie alla doppietta segnata contro il Fortaleza infatti il numero 99 vascaino ha raggiunto quota 50 per quanto riguarda il numero totale di reti messe a segno nel club bianconero, issandosi nel frattempo ai vertici della classifica cannonieri di questo Brasileirão (con 7 gol).

La vittoria (ai rigori) contro l’Operário, che ha consentito al Vasco di superare il turno nella Copa do Brasil è invece da ascrivere essenzialmente alla prestazione di Jardim, che ha sventato tre tiri dal dischetto nella serie finale.

Anche questa gara, come le precedenti, ha mostrato come il lavoro di Diniz sia ben avviato ma anche come il Vasco debba migliorare a livello di continuità della prestazione nell’arco dell’intera gara.

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