Il momento d’oro di Gigio Donnarumma

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Foto: IMAGO /  ZUMA Press Wire

Nel calcio esistono poche certezze. Una è la Svezia che gioca col 4-4-2. Un’altra è che, quando gioca in Inghilterra, Gigio Donnarumma si trasforma in un misto tra Gigi Buffon e Lev Jašin. Succede dagli Europei del 2020 (giocati in terra d’Albione nel 2021) e nel tempo sono arrivate sempre più conferme di quello che ormai è diventato un vero e proprio postulato. Ultima in ordine cronologico, la sfida d’andata tra Arsenal e PSG, valevole per le semifinali di Champions League.

In occasione della gara disputata all’Emirates Stadium infatti il portierone azzurro si è disimpegnato alla grande, sventando anche due grosse occasioni capitate a Gabriel Martinelli e a Leandro Trossard. Il tutto dopo aver effettuato altre prodezze durante il turno precedente, quando i parigini hanno avuto la meglio sull’Aston Villa in virtù di un’ottima partita di andata, ma anche grazie agli interventi del loro numero 1 nel ritorno di Birmingham.

È un momento d’oro quello che sta vivendo Donnarumma, per certi versi impensabile fino a poco tempo fa. E non certo per mancanza di qualità da parte dell’ex milanista, quanto piuttosto perché la sua esperienza a Parigi era stata finora contrassegnata da una serie di errori che, a un certo punto, avevano fatto vacillare la sua permanenza nella capitale francese.

Non è un caso che la scorsa estate il club transalpino avesse acquistato il russo Matvej Safonov, ventiseienne ex Krasnodar indicato da molti come il successore di Donnarumma in quel di Parigi.

A finire al centro delle critiche di stampa e tifosi non sono state le tradizionali difficoltà di Donnarumma nel gestire la palla con i piedi ma anche aspetti più classici legati alla posizione, come ad esempio le uscite. Critiche acuite dalle ultime due partite della Champions 2023-24 disputate dal Psg al Parc des Princes, contro Barcellona (2-3) e Borussia Dortmund (0-1). In entrambe le circostanze i campioni di Francia ebbero a incassare due reti da corner con palla calciata nei 6 metri del portiere.

E ancora: nella prima gara fra Arsenal e Psg di quest’anno (durante il maxi raggruppamento di Champions) i Gunners avevano segnato una rete di testa con Kai Havertz, abile a sfruttare un’uscita imperfetta dell’italiano. Il raddoppio di Bukayo Saka era poi stato frutto di un calcio piazzato col pallone sfuggito dalle mani di Donnarumma.

Anche se i problemi sulle palle ferme non sono risolti (a causa delle caratteristiche fisiche dei giocatori a disposizione di Luis Enrique), l’apporto di Donnarumma in queste situazioni è migliorato. Ora infatti il portiere è molto più presente nell’area piccola, come lui stesso ha sottolineato: ‹‹prima sentivi che le squadre avversarie avevano individuato proprio questo aspetto. Lanciavano palloni tagliati nei sei metri per provocare l’errore››.

Il miglioramento di Donnarumma in Champions è quantificato anche dal dato dei Post-Shot xG (PSxG) fornito da Fbref. In base a quanto rilevato, il portiere parigino è passato dal concedere 0.2 reti in più rispetto a quelle che avrebbe dovuto effettivamente subire in base alla qualità dei tiri ricevuti (un anno fa) al dato attuale di 1.2 evitate.

Contro l’Arsenal a rubare l’occhio sono stati come detto i due interventi prodigiosi effettuati dall’italiano su Martinelli e su Troussard.

Nella prima occasione un Myles Lewis-Skelly in posizione centrale riesce a rompere la pressione portatagli dal centrocampo francese, riuscendo a servire Martinelli, nel frattempo scattato alle spalle di Achraf Hakimi.

A quel punto il brasiliano si trova in condizione ideale per battere a rete. Il tiro a giro del numero 11 è ben indirizzato verso l’angolo in basso alla sinistra di Donnarumma. Il portiere italiano però distende perfettamente tutti i suoi centonovantasei cm, riuscendo a deviare. Le immediate congratulazioni dei compagni di quadra sono dunque ampiamente meritate.

A inizio ripresa c’è poi l’altra grande parata. L’Arsenal costruisce andando ancora sul lato sinistro con Martinelli ancora protagonista. L’esterno dei Gunners non tocca la palla ma, con un movimento diagonale, si porta dietro Hakimi. Tutto ciò apre lo spazio per l’inserimento di Troussard. Una volta ricevuta palla da Declan Rice il giocatore belga si invola verso l’area parigina, andando poi a cercare un tiro a incrociare. Donnarumma, ancora una volta proteso alla ricerca del pallone, riesce a deviare in angolo.

In base ai dati Fbref il portiere della nazionale italiano ha evitato 1.3 PSxG in questa partita d’andata.

Se non esistevano molti dubbi sulle qualità del ragazzo (che, lo ricordiamo, ha solo ventisei anni) il problema durante questa esperienza parigina è stata più che altro la continuità. Oggi invece, almeno stando a questo 2025, il ragazzo di Castellammare di Stabia pare aver risolto questa difficoltà.

Donnarumma resta un eccellente pararigori (buoni ultimi gli interventi su Curtis Jones e Darwin Núñez che hanno permesso al Psg di qualificarsi ai quarti) e sembra ora anche più sicuro nelle uscite.

I miglioramenti avuti a Parigi sono dunque evidenti. Non è dunque stato difficile per Le Parisien nominare Donnarumma giocatore del mese di aprile. Davvero notevole per un ragazzo che, come ricordato, ad un certo punto sembrava sul punto di dover lasciare la squadra campione di Francia.

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