Foto: IMAGO / Pro Sports Images
Se recentemente vi fosse capitato di vedere delle partite del disastrato Southampton di Ivan Jurić (ma perché poi dovreste averlo fatto? A meno ovviamente di non essere tifosi della squadra dell’Hampshire) l’attenzione sarà sicuramente stata indirizzata su un attaccante dalla buona struttura fisica, che gioca abitualmente con i calzettoni abbassati. Quel giocatore altri non è che il giovane Tyler Dibling, l’unica nota lieta di una stagione che, molto probabilmente, si concluderà col mesto ritorno dei Saints nel Championship.
La storia di Dibling è particolare. Cresciuto nell’Academy del Southampton, nel luglio 2022 il ragazzo decise di fare armi e bagagli e trasferirsi al Chelsea. Entrambi i club hanno un’ottima tradizione a livello di settore giovanile. Ad allettare Dibling è probabilmente stata un’offerta irrinunciabile fatta dai Blues.
Al St. Mary’s Stadium la partenza di Dibling colse tutti di sorpresa, anche per il fatto che il giocatore, pur giovanissimo, aveva già iniziato ad affacciarsi in prima squadra, con l’allora tecnico Ralph Hasenhüttl che se lo era portato in panchina a maggio, per la gara persa dai Saints contro il Brentford (3-0).
A quel tempo il nome di Dibling non diceva molto a livello nazionale, ma già cominciava a circolare fra chi si occupava di calcio giovanile. La sua tripletta realizzata in occasione di una partita fra le riserve del Southampton e quelle del Newcastle era già diventata virale. Tre gol in fotocopia, che hanno messo in evidenza una delle qualità del giocatore, vale a dire il tiro da fuori.
Non è quindi strano capire perché diversi club (compresi anche i Magpies) abbiano cominciato a interessarsi del ragazzo, che alla fine scelse appunto il Chelsea, attratto anche dalla promessa da parte del club londinese di fargli firmare il suo primo contratto da professionista una volta che, come da regolamento, il ragazzo di Exeter avesse compiuto diciassette anni (nel 2023). Insomma, una proposta economica vantaggiosa e la concreta prospettiva di un futuro più a lungo termine di quello che, in quel momento, poteva offrire il Southampton, finirono per convincere Dibling e famiglia ad accettare la corte dei londinesi.
Tuttavia, Dibling nella capitale non si è mai acclimatato. A Cobham, centro di allenamento delle giovanili dei Blues, il ragazzo si è sempre sentito come un corpo estraneo. Forse il fatto di non essersi amalgamato col resto del gruppo, oppure le normali difficoltà di un giovanissimo alla sua prima, vera esperienza lontano da casa (rispetto a Southampton, che dista un paio di ore dalla natia Exeter) e in una grande metropoli.
Fatto è che, dopo la sua seconda partita con la Under 18 del Chelsea, Dibling decide di fare marcia indietro e di tornare al Southampton, il club che lo aveva accolto all’età di otto anni. Tutto ciò solo dopo aver accettato le condizioni del suo nuovo, vecchio club, che gli ha fatto firmare un contratto inferiore, come offerta, a quello propostogli in precedenza. Contratto comunque accettato da Dibling, con scadenza nel 2026 (poi prolungata al 2027 col rinnovo firmato lo scorso febbraio).
In questa stagione il numero 33 del Southampton è stato aggregato fin da subito alla prima squadra. Miglior attaccante dei Saints nel precampionato, Dibling si è fatto notare per aver contribuito all’azione che ha prodotto l’unico gol segnato dai suoi nella sfida persa col Brentford a fine agosto.
La partita seguente, contro il Manchester United, il tecnico Russell Martin lo schiera nell’undici di partenza. E così, in un attimo, dal giocare davanti a poche centinaia di persone con l’Under 21 Dibling si ritrova di fronte alle migliaia di spettatori che assiepano le tribune di Old Trafford. In quella circostanza il giovane giocatore del Southampton ha avuto modo di torturare Diogo Dalot.
Da quel momento in poi per il giocatore è stata tutta un’ascesa, fino al punto di aver collezionato, fino a qui, 20 presenze con i grandi in Premier, condite da due reti.
L’avvento di Jurić non ha cambiato la considerazione verso Dibling, anche se l’ex tecnico della Roma ha dichiarato che il giovane deve migliorare dal punto di vista della forma fisica e dei movimenti in campo per essere più continuo all’interno della partita. In particolare ora che le squadre avversarie cominciano a raddoppiarlo.
Ogni volta che Dibling riceve palla ci si aspetta che inventi qualcosa. E questo la dice lunga sulle qualità ma anche sulle aspettative che vengono risposte sul ragazzo. Il suo ex allenatore Martin ha detto di lui che ‹‹può fare cose che non molti giocatori che ho visto possono fare››.
Per il suo modo di giocare, quel caracollare con la palla al piede prima di prendere una direzione sicura, dopo aver scelto il lato in cui dribblare, Dibling è stato accostato a Jack Grealish. Come l’esterno del Manchester City poi anche Dibling gioca con i calzettoni abbassati, un vezzo da giocatore sudamericano degli anni Sessanta (alla Omar Sivori). Soprattutto, insieme all’ex Aston Villa Dibling fa parte di quella categoria di giocatori in grado di far risalire il campo palla al piede alla propria squadra.

In realtà, interrogato a tal proposito, Dibling ha detto di essersi ispirato ad un altro modello: ‹‹un giorno Jimmy Jay Morgan mi ha semplicemente detto di farlo durante una partita, e da allora l’ho sempre fatto››. Morgan è stato compagno di squadra di Dibling nel settore giovanile dei Saints, prima di partire per il Chelsea (toh!).
La domanda che ci si pone ora in merito a Dibling riguarda il suo futuro. Con l’arrivo di una probabile retrocessione, sarà difficile trattenerlo ulteriormente al St. Mary’s. A meno che Dibling non sogni un futuro alla Matt Le Tissier, icona del club e giocatore bandiera se ce n’è uno, avendo giocato con i Saints ininterrottamente dal 1986 al 2002.
Più probabile però che Dibling segua le orme dei vari Ala Shearer, Theo Walcott, Gareth Bale, Alex Oxlade-Chamberlain, James Ward-Prowse e di tutti gli altri giocatori britannici che, cresciuti nell’Academy del club del sud dell’Inghilterra, hanno poi fatto fortuna altrove.
In questo caso, il prolifico settore giovanile dei Saints potrebbe avere già un sostituto pronto nel diciassettenne Baylee Dipepa, nazionale inglese Under 18. Se son rose fioriranno.

Sostieni La Gabbia
2,00 €


Lascia un commento