Al di là della partita La mossa tattica Player analysis

I diciotto minuti di Huijsen a San Siro

Minuto 77 della sfida di San Siro fra Milan e Juventus. Il cartellino rosso di Thiaw, nel primo tempo, ha condizionato una gara che la Juve si trova a condurre dopo la conclusione sporcata di Locatelli che è finita alle spalle di Mirante.

Per reggere fino in fondo portando a casa il risultato e magari azionare un contropiede efficace, Max Allegri manda in campo Federico Chiesa al posto di Milik e inserisce in difesa Huijsen al posto dell’ammonito Gatti.

Per l’olandese, classe 2005, si tratta dell’esordio in Serie A. Diciotto minuti di partita (tanto ha giocato il numero 13 bianconero) non sono certo sufficienti per valutare un giocatore. Ma tant’è: media nazionali e tifosi hanno messo il ragazzo di Amsterdam al centro delle discussioni del post partita, vuoi perché la gara in sé è stata povera di contenuti, vuoi perché non è facile che la Juve (e Allegri) lancino dei giovani.

Huijsen, nel tempo in cui è stato in campo, ha giocato 20 palloni, producendo 18 passaggi riusciti sui 19 provati (precisione del 95%). La maggior parte di questi passaggi (4) sono stati indirizzati verso Locatelli, Rugani e Cambiaso, segno di giocate conservative ma consone ad un esordio. Proprio da Cambiaso il centrale olandese ha ricevuto il maggior numero di palloni (6).

La partita di Huijsen nel report prodotto da Sics.

Con Alex Sandro, Danilo e De Sciglio out per infortunio, Allegri si è quindi rivolto a Huijsen per blindare il risultato. Arrivato a Torino nel 2021 (proveniente dal Malaga) per rinforzare la Juve B (o Next Gen se si preferisce) l’olandese si è via via imposto come uno dei prospetti più sicuri a disposizione della seconda squadra bianconera.

Tanto è vero che ha giocato tutte (tranne due) le partite nel 2023. Specialista dal dischetto, Huijsen ha prevalentemente giocato nella difesa a quattro, ma non è sembrato in difficoltà schierato nella linea a tre classica della prima squadra, per di più debuttando a Milano.

Anzi, Huijsen si è disimpegnato con una tranquillità «da trentenne», come detto proprio da Allegri nel dopo gara. A riprova di ciò, basta osservare l’intervento in recupero palla effettuato dal ragazzo su Leão. Col Milan che cercava una rapida verticalizzazione per il portoghese, Huijsen non ha avuto paura di giocare d’anticipo, nonostante un avversario che poteva incutere un certo timore revenziale e così pericoloso in campo aperto.

La sua partita è poi proseguita all’insegna della sicurezza, tanto gestendo la palla quanto in fase difensiva, dove si mostrato anche in grado di utilizzare il proprio fisico quando si è reso necessario.

È presto per capire quale sarà il futuro di Huijsen nella Juve di quest’anno. Il giocatore sembra piacere ad Allegri e non è quindi da escludere che il tecnico dia all’olandese qualche altra opportunità del prosieguo della stagione. Magari inserendolo nelle rotazioni anche quando rientreranno i compagni di reparto attualmente fuori per infortunio.

pascal-meier-Eo4TLdqXZkY-unsplash

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