La stagione è appena cominciata e, come ha giustamente ricordato Ahmed Walid su The Athletic, è troppo presto per trarre delle conclusioni dal quel poco che si è visto.
Tuttavia, l’analisi dell’attualità pone sotto la lente d’ingrandimento il Manchester United di Erik Ten Hag. La squadra del tecnico olandese sta infatti concedendo troppo a livello difensivo.
A cosa si devono queste difficoltà? Alcuni analisti hanno puntato il dito sul centrocampo, nel quale il brasiliano Casemiro viene troppo spesso lasciato solo in fase difensiva. Per questo Ten Hag ha chiesto con insistenza l’arrivo di un altro mediano difensivo, individuato nel marocchino della Fiorentina Sofyan Amrabat. Con la partenza di Fred (ceduto al Fenerbahçe) e con Scott McTominay in uscita, Casemiro è l’unico elemento di equilibrio a metà campo attualmente a disposizione del tecnico olandese.
Tuttavia, vedendo come si sono sviluppare queste prime uscite (soprattutto la partita contro il Tottenham) il problema maggiore dello United risiede nella gestione della riaggressione offensiva a palla persa e, in generale, nel pressing in alcune fasi della partita.
Ten Hag vuole un Manchester aggressive davanti. Tuttavia, una mediana con Mason Mount e Bruno Fernandes da mezzali sta faticando a supportare il lavoro di pressione degli attaccanti. Anche questi ultimi comunque non sono esenti da colpe.
Vediamo un paio di situazioni accadute contro il Tottenham, riportate con il supporto di VideoMatch Presenter di Sics. Nella prima, lo United effettua una pressione altissima sulla costruzione della squadra di Ange Postecoglu. Sfruttando la giocata sul terzo uomo gli Spurs portano palla sulla destra dove il terzino sinistro del Manchester, Luke Shaw, esce in ritardo.
Così facendo, il numero 23 dello Utd consente agli avversari di risalire velocemente il campo, guadagnando spazio in profondità e arrivando a servire una buona palla in area a Son (che spreca).
Nel secondo contributo troviamo invece una riaggressione a palla persa. La squadra di Ten Hag porta 7 giocatori in zona offensiva ma, una volta persa palla, è lenta a reagire. Soprattutto Aaron Wan-Bissaka, spintosi in avanti, è pigro nel riandare a caccia della sfera.
Come risolvere i problemi? Come detto in apertura, siamo solo all’inizio della stagione e lo United deve solo migliorare nel controllo di qualche episodio (in generale, a +2.12% la build-up disruption è buona).
Sicuramente la base di partenza è il lavoro. Tuttavia, anche l’arrivo di un incontrista come il già citato Amrabat (o un altro al suo posto) potrebbe consentire a Ten Hag di cambiare il sistema di base, riconvertendolo a quel 4-2-3-1 visto all’opera l’anno passato solo in alcune circostanze, data la reticenza dell’olandese ad allineare contemporaneamente due mediani difensivi.

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