Umtiti è tornato a casa

Samuel Umtiti torna a giocare in Francia. Lo fa dopo aver firmato un accordo con il Lille, squadra che sta operando una sorta di mini rivoluzione dopo aver visto partire i vari André Gomes (tornato all’ Everton per fine prestito), Timothy Weah (ceduto alla Juve), Jonathan Bamba, Benoît Costil e José Fonte per scadenza di contratto.

Samuel Umtiti rejoint le LOSC ! L’international français de 29 ans s’est engagé pour les 2 prochaines saisons, soit jusqu’en 2025 ⬇️

— LOSC (@losclive) July 22, 2023

Proprio per rimpiazzare Fonte, les Dogues hanno pensato all’ex campione del mondo con la Francia nel 2018. È la prima volta che un giocatore vincitore di un Mondiale passa da Lilla.

A Lilla Umtiti avrà anche il compito di aiutare il progetto di crescita di Leny Yoro (17 anni), Tiago Djalo (23) e Bafodé Diakité (22), giovanissimi difensori a disposizione del tecnico Paulo Fonseca.

Dal punto di vista tecnico quello che torna a giocare in Ligue 1 sètte stagioni dopo averla lasciata per passare dal Lione al Barcellona è un giocatore ritrovatosi dopo l’esperienza vissuta a Lecce lo scorso anno. Arrivato in Salento come una scommessa (con un colpo a sorpresa del direttore tecnico leccese Pantaleo Corvino), a causa dei numerosi infortuni che ne hanno di fatto chiuso l’esperienza in Catalogna, Umtiti si è prima ripreso fisicamente e poi, una volta tornato in campo, dimostrato un giocatore ancora di un livello altissimo.

Dal punto di vista tattico Umtiti dovrà gestire la fase di costruzione del LOSC. Non dovrebbe essere un problema per il difensore francese, grazie ad un sinistro educato che, nella stagione passata in Italia, gli ha permesso di registrare 43 passaggi progressivi.

Umtiti nasce come un ball stopper, un centrale arcigno e molto aggressivo che tende a rompere la linea per aggredire in avanti. I 56 tackle e i 26 intercetti registrati nel suo passaggio a Lecce sono lì a confermarlo.

Nel sistema aggressivo predisposto da Marco Baroni con i giallorossi (il Lecce ha chiuso il campionato con l’ottavo PPDA del torneo a 12.56 e con la settima Build-up Disruption a +1.94%) Umtiti e il suo compagno di reparto Federico Baschirotto sono stati interpreti magistrali all’interno di un contesto che cercava di tenere la linea difensiva sempre piuttosto alta. Tutto questo nonostante il fatto che il Lecce fosse una neopromossa.

Rispetto agli inizi di carriera, quando aveva mostrato problemi a gestire queste situazioni, Umtiti si è invece trovato a proprio agio nel difendere con campo aperto alle proprie spalle, anche in situazione di uno contro uno.

Tecnicamente poi, come detto, Umtiti a Lecce ha registrato un 83.9% di successo nei passaggi effettuati. Un dato inferiore al 90.3% di Fonte, prodotto però in un sistema meno verticale di quello del Lecce, con linee di passaggio più numerose e più vicine per i centrali difensivi.

Stiamo quindi parlando di un difensore completo, forte in fase difensiva (dove è in grado, grazie alla sua forza fisica, di vincere il corpo a corpo anche contro avversari di maggiore stazza) e pulito nella gestione della palla.

Qualità che potrà mettere a disposizione del sistema fluido e fortemente proattivo messo in piedi da Fonseca a Lilla. Ricordiamo infatti che l’anno appena trascorso ha visto il LOSC registrare lo stesso possesso medio del Psg (60.9%), il primo dato della Ligue 1 in termini di field tilt (64.84%), il terzo indice PPDA (9.10) ed il terzo GPI (indice che misura il numero di volte in cui una squadra applica una contropressione quando perde palla in zona offensiva) con il 51.98%.

D’altra parte è stato lo stesso difensore francese, in sede di conferenza stampa di presentazione, ad affermare che lui e Fonseca hanno la stessa visione di calcio. ‹‹Avevo bisogno di questo, abbiamo la stessa mentalità, è per questo che sono qui››.

Quello che arriva nel nord della Francia è dunque un Umtiti ricostruito, forse non ancora al cento per cento della forma ma comunque in condizioni sufficienti per provare a imporre la sua legge anche in Ligue 1.